ABI aderisce alla richiesta dell’Autorità Antitrust di comunicare alle banche associate di sospendere le indicazioni di cui alla lettera circolare del 7 agosto 2006 in particolare "sul giustificato motivo nello ius variandi, sul diritto di recesso e la determinazione delle voci da includere nella nozione di spese e di penalità, sulla variazione dei tassi di interesse". Una lettera circolare in tal senso è stata inviata oggi alle associate e ne stata data comunicazione alla stessa Autorità Garante.

La circolare, che non è una delibera ma è stata redatta dagli uffici tecnico-legali della struttura operativa dell’Associazione, non aveva l’obiettivo di indurre le associate ad una interpretazione univoca delle norme in questione. Doveva invece essere considerata come un primo tentativo di risposta alle numerose richieste di chiarimenti pervenute dalle banche. L’ambiguità del testo legislativo comportava e comporta notevoli difficoltà applicative: l’Abi aveva, per questo, manifestato al Governo, prima della conversione in legge del decreto, l’assoluta esigenza di disporre di un testo normativo di più chiara intellegibilità.


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