BANCHE. Carte di credito, braccio di ferro tra società e Ue
BRUXELLES- Braccio di ferro tra le grandi societa’ internazionali di carte di credito e la commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, che a fine mese presenterà’ le conclusioni di un’inchiesta sul funzionamento del sistema delle carte di pagamento. Nell’aria c’è l’ipotesi che l’Antitrust europeo possa proporre di ridurre drasticamente, se non addirittura abolire, le commissioni interbancarie, vale a dire la quota che commercianti e consumatori pagano alle banche ogni volta che utilizzano una carta di credito o un bancomat.
Ogni anno vengono effettuati nell’Ue 23 miliardi di pagamenti con bancomat o carte di credito, per un valore complessivo di 1.350 miliardi di euro. E i costi per i consumatori e i commercianti – aveva sottolineato la Kroes – sono sempre piu’ elevati, e si traducono in un aumento generalizzato dei prezzi al dettaglio, fino al 2,5%. La causa e’ un mercato ancora ”troppo chiuso e frammentato” dove pochi operatori – aveva spiegato Kroes – la fanno da padroni. Lo scorso aprile l’Antitrust europeo decise di avviare un’inchiesta approfondita sul settore, sulla base di un rapporto che destava preoccupazione riguardo alla mancanza di concorrenza nel settore e agli "scandalosi" profitti sui pagamenti, anche in Italia.
Intanto crescono i timore delle società: Visa Europe, la societa’ controllata da 4.500 banche europee impegnata nel settore dei pagamenti elettronici, ha messo in guardia la Ue del rischio che corre il piano di riforma del sistema di pagamento elettronico se saranno messe in discussione le tasse di transazione. Il presidente Peter Ayliffe ha esortato Kroes a non pretendere cambiamenti fondamentali al sistema di tassazione. "Se si mettono in discussione le tasse di transazione – ha detto – potrebbe essere a rischio anche l’area unica dei pagamenti europei"
La commissaria Kroes, pero’, sembra intenzionata ad andare avanti per la sua strada. Tanto da minacciare anche multe salatissime. Il portavoce di Kroes, Jonathan Todd, ha replicato che "e’ legalmente possibile per la Commissione europea richiedere che un sistema sia abolito se viola le norme Ue sulla concorrenza". Ma ha anche specificato che questo non significa "che abbiamo intenzione di togliere le tasse di transazione".
In Italia, secondo l’Associazione bancaria italiana (Abi), ci sono circa un milione di Pos e più di 40 mila sportelli bancomat: un livello paragonabile a quello europeo. In un recente convegno l’Abi ha dimostrato quanto il pagamento con carte e strumenti elettronici sia vantaggioso per le banche:la gestione del contante in Italia costa, a banche e imprese, 10 miliardi di euro l’anno. Solo per il trasporto valori le banche nel 2004 hanno speso 339 milioni.
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