Billè chiede indagine Antitrust su euro-aumenti. Consumatori: “Bene, ma rispetti responso”
"Venerdì, all’Assemblea dell’Antitrust, sarò io stesso a chiedere al presidente Catricalà un’indagine sui prezzi. Credo che alla fine emergerà un’altra storia, un’altra situazione e soprattutto altre percentuali. Perché credo che addossare al singolo commerciante la responsabilità di un euro che ha fatto saltare il sistema nervoso italiano, sia una grave ingiustizia". Con queste parole Sergio Billè, Presidente di Confcommercio ha annunciato l’intenzione di andare fino in fondo per indagare sul caro-euro.
Non si è fatta attendere la risposta delle associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori, sottoscrivono la proposta a patto che "Billè si impegni a rispettare il responso dell’Autorità Antitrust e si impegni a far abbassare i prezzi fuori controllo,unica maniera per rilanciare i consumi".
Adusbef e Federconsumatori ricordano comunque a Billè che a superare il 2,2% dell’inflazione registrata nel 2004, secondo l’ultima indagine del ministero del Tesoro, sono stati beni molto diffusi, come il pane, lo zucchero e la carne. "Il pane ha messo a segno un rialzo del 3,6%, dopo un 2002 a +3,0% e un 2003 a +2,6%. Poco sopra l’inflazione lo zucchero (+2,3%) e la carne (+2,5%). L’ anno scorso sono saliti del 2,8% anche gli affitti mentre la camera d’albergo, che negli anni passati aveva segnato rincari anche superiori al 5%, ha invece avuto un ritocco del 2,0%".
E non va meglio – proseguono le associazioni in una nota – guardando i dati Eurostat degli ultimi 8 anni: dal 1996 al 2004 mentre i prezzi della Ue aumentavano in media del 15,2 per cento, in Italia rincaravano del 19,7.