La questione abitativa è tornata alla ribalta nella vita politica ed economica degli italiani. E un nuovo studio di Ancab-Legacoop e Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’ Edilizia e il Territorio ), presentato oggi a Roma, ne spiega cause e ragioni. Tre gli aspetti fondamentali di questa nuova fase critica. In primo luogo, il boom del mercato immobiliare con le relative impennate nei prezzi degli immobili. Secondo: il problema del ritorno dell’emergenza abitativa, con un numero crescente di persone che non trova soluzioni abitative soddisfacenti. Terzo: la storica mancanza di risorse pubbliche, in costante declino dalla seconda metà degli anni ’80.

Secondo i dati elaborati dal Cresme, il caro-affitto arriverà a colpire 1,7 milioni di famiglie nel corso del 2007. Stando invece al 2005, le famiglie in affitto da un privato sono 3,2 milioni. E la situazione è definita "drammatica" per le fasce più deboli della popolazione (quelle con redditi netti familiari inferiori a 10.000 euro annui), che in media devono privarsi del 47% del reddito per far fronte al costo dell’affitto. Ma anche le famiglie con redditi medi fra i 10 e i 20.000 euro non se la passano poi tanto meglio, dovendo sborsare ogni mese il 30% del proprio stipendio per assicurarsi un tetto. E nel futuro le cose sembrano destinate a peggiorare. Nel 2007, per le famiglie di fascia bassa, il costo dell’affitto sullo stipendio passerà, infatti, dal 47 al 66%. Per quelle di reddito medio il passaggio sarà invece dal 29 al 38%.

A fronte di questa situazione, le 3.000 cooperative di abitanti riunite in Ancab-Legacoop, cercano il rilancio dell’iniziativa politica sul tema della casa. "I segnali – ha detto Luciano Cafini, presidente dell’associazione – purtoppo non sono confortanti". Il ministero delle Infrastrutture, lamenta Legacoop in una nota, esclude dall’Osservatorio sulla condizione abitativa i rappresentati dell’hausing sociale a favore delle grandi società immobiliari. Come prima risposta efficace alla questione abitativa, Legacoop-Ancab ha proposto oggi un pacchetto di misure da inserire nella finanziaria 2006. Fra queste, un regime ICI agevolato per favorire gli alloggi a canone concordato e lo stanziamento di un fondo adeguato per il sostegno alle locazioni.


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