Ammonta al 7,1% l’incremento su base annua (marzo 2005-marzo 2006) dei prezzi delle abitazioni nuove nelle città di dimensione intermedia, mentre del 6,9% è l’aumento novembre 2004-novembre 2005) nelle metropoli. Questi i dati del I Rapporto sul Mercato Immobiliare 2006 presentato oggi a Bologna da Nomisma.

Fra le 13 città intermedie spicca per crescita nell’ultimo anno, Livorno, con un +10,6%, mentre l’aumento più contenuto si registra a Bergamo, con +3,9%. Le abitazioni più costose sono quelle di Salerno, dove i valori del nuovo superano i 5.000 Euro al mq, quelle più a buon mercato si ritrovano, invece, in periferia a Taranto, con 763 Euro.

Per quanto riguarda le abitazioni nuove o ristrutturate le città più care Nomisma individua Venezia città e Milano, mentre per le abitazioni usate abitabili alle precedenti si aggiungono Roma e Firenze. Tra le città di media dimensione prezzi alle stelle per le nuove e usate abitazioni a Salerno, Parma e Modena.

A fronte di questi rincari il mercato continua tuttavia a crescere "solo un po’ meno rapidamente di prima", rileva l’istituto che precisa "Prezzi crescenti, insomma, e quantità scambiate sempre assai elevate grazie al sostegno di una fortissima liquidità la cui domanda di origine finanziaria non è stata significativamente frenata dal rialzo dei tassi di interesse deciso recentemente dalla Banca Centrale Europea".

Rispetto al futuro il rapporto prevede che nel 2006 i prezzi degli immobili possano crescere ancora più dell’inflazione, mentre i canoni dovrebbero rimanere sui livelli attuali non senza possibilità di cedimento.


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