CASA. Roma, dibattito sulle politiche abitative
Una seria ed organica politica della casa per risolvere uno dei problemi più gravi del nostro Paese, ossia l’emergenza abitativa. E’ quanto chiede il Coordinamento dei proprietari immobiliari di ARPE-Federproprietà, ASPPI (Associazione degli Amministratori Immobiliari ), CONFAPPI (Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare) ed UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari), che nella giornata odierna hanno organizzato a Roma un incontro sul tema.
Hanno preso parte al dibattito il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On.Ugo Martinat ed il responsabile del settore casa del Gruppo DS della Camera, On.Alfredo Sandri, i quali hanno illustrato le linee programmatiche per le politiche abitative delle rispettive coalizioni.
Queste le proposte dei proprietari immobiliari: la totale revisione dell’imposizione fiscale, con la fissazione di una tassazione separata delle rendite catastali per un’aliquota del 12,50%; più sgravi e agevolazioni sulle opere di recupero del patrimonio edilizio, a lungo gravato dal regime vincolistico dell’equo canone; più sgravi e agevolazioni a favore del canone concordato per le locazioni previsto dalla L.431/98; la revisione di norme legislative e regolamentari sul classamento catastale degli immobili; la risoluzione dell’emergenza abitativa che affligge anziani, giovani coppie, studenti immigrati e lavoratori, con intese Stato/Regioni che attuino affitti a canone sociale e con forme di partenariato che prevedano locazioni a canone moderato; disposizioni per favorire l’accesso al credito per i lavoratori precari; l’elevazioni delle somme per il Fondo nazionale di sostegno alle locazioni da 217 a 500 milioni di euro annuali; infine il ritorno ad una vera politica della casa.
"La proprietà è un diritto costituzionale ineludibile – ha dichiarato l’On.Martinat -, impensabile dunque parlare di espropriazioni". "Nelle maggiori città – ha proseguito il viceministro – meno del 50% è proprietario, ciò significa che ci sono 5 milioni di inquilini nelle grandi aree urbane". Per rispondere all’emergenza casa il Centro-Destra propone: benefici per gli sfrattati; contratti locativi per gli studenti universitari, il riequilibro domanda/offerta con detassazione e deduzione fiscale; tassazione separata. "Bisogna fare ancora molto – ha ammesso l’On.Martinat – tra cui ridurre la tassazione degli immobili e diminuire i canoni locativi; servono canoni sociali per i meno abbienti ed è necessario dare attuazione concreta al canone agevolato. Servono inoltre politiche per il risanamento delle città, per rendere più vivibili i centri urbani".
L’On.Sandri ha esposto le soluzioni dell’Unione, che mirano essenzialmente a favorire le locazioni. "Prevediamo di realizzare un’aliquota unica sui redditi di locazione, con sistemi di detrazione dalle imposte per i proprietari che affittano l’immobile". "Per l’Italia la priorità è l’affitto, soprattutto per un’esigenza di equità sociale. Ma come agevolare alloggi ad affitto calmierato per favorire la mobilità delle persone sul territorio?". Per l’esponente dei DS l’affitto concordato previsto dalla L.431/98 è uno strumento liberale e va rilanciato sul mercato grazie a bonus che lo rendano conveniente per i contraenti. Ciò sarà d’aiuto ai ceti medio-bassi. Per le fasce a basso reddito l’Unione propone di potenziare il Fondo per l’affitto, più che la realizzazione di nuovi alloggi in proprietà pubblica. "Non servono nuovi quartieri dormitorio – ha affermato l’On.Sandri – che producono disagio ed emarginazione. Dobbiamo inoltre rilanciare un nuovo modello sociale per le politiche abitative, mediante interventi pubblico/privato a favore del terzo settore, delle imprese, delle cooperative e delle onlus al fine di realizzare alloggi a prezzi più contenuti per le locazioni".

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