Il Consiglio dei Ministri nella riunione di questa mattina ha varato il Codice del Consumo. "Si tratta di una raccolta di norme che, secondo quanto illustrato dal Ministro alle Attività Produttive, Claudio Scajola, intende tutelare i consumatori sia sul piano individuale che collettivo". "Anche le imprese troveranno – ha aggiunto Scajola – articoli di riferimento adeguati alla corretta informazione sul mercato, alla trasparenza e al miglioramento della Concorrenza".

"Viene così messo fine alla foresta alla quale finora si erano trovati di fronte le imprese e consumatori – ha spiegato Scajola – con il rischio di perdersi. Oggi invece abbiamo un parco ordinato e fruibile per tutti".
Il Codice riunisce in un unico testo le norme e le disposizioni sintetizzando in 146 articoli il contenuto prima scritto in 558.

Dai maghi in tv ai pacchetti turistici "truffa", il codice abbraccia tutti i settori in cui il consumatore va tutelato, inserendo per la prima volta il concetto di educazione del consumatore orientata "a favorire la consapevolezza dei loro diritti e interessi". Il testo infatti regola la corretta informazione all’utente e il suo diritto di recesso, la trasparenza del mercato, l’accesso alla giustizia, la certificazione e gli standard di qualità.

Di seguito riportiamo alcune novità introdotte nel Codice:

  • Televendite maggiormente controllate: Le televendite ( anche quelle di astrologia, cartomanzia) che risulteranno ingannevoli saranno soggette a una disciplina sanzionatoria più severa.
  • Più trasparenza per il self service benzina: anche i prezzi della benzina dovranno essere più trasparenti, infatti dovranno essere indicati i costi per unità di misura, i prezzi esposti ai distributori automatici devono essere quelli effettivamente praticati ai consumatori.
  • Garanzie per il credito al consumo: il Cicr, Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio, dovrà adeguare la normativa alle direttive europee, indicando il Taeg.

Soddisfatte le associazioni dei consumatori riconosciute all’interno del CNCU, Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti che hanno affermato: "Il Codice del Consumo è un passo importante per la tutela dei consumatori che finalmente avranno un testo organico a difesa dei loro diritti". "Ora il consumatore – hanno commentato le associazioni – potrà contare su un testo legislativo chiaro, armonizzato e in linea con quanto indicato dall’Unione europea".

"Il Codice – ha affermato Daniela Primicerio, presidente del CNCU – rappresenta una pietra miliare nel processo di evoluzione, crescita e futuro aggiornamento delle politiche di tutela del consumatore. Si tratta, infatti, di uno strumento che consentirà ai cittadini di acquisire maggiore consapevolezza dei propri diritti, contribuendo ad una crescita del senso civico nel nostro Paese. Per le imprese sarà uno strumento di conoscenza per poter ottimizzare le regole del mercato".


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