A Milano arrivano i primi ristoranti con il "Bollino blu". Questa operazione è appena agli inizi: infatti sono otto i ristoranti che hanno già ottenuto la certificazione e ai titolari vengono oggi consegnati i certificati con il "Bollino blu" e due altri locali sono in via di certificazione. "Ma nel giro di due anni – puntualizza Alfredo Zini, presidente del Gruppo ristoratori di Epam – l’obiettivo è quello di certificare con il "Bollino blu" almeno il 60% dei ristoranti milanesi".
La buona tavola deve essere anche pulita: lo pensano in molti. È quanto è emerso in una recente indagine (Ricerca- Demoskopea) a livello europeo e mostra che nel nostro Paese sette italiani su dieci avrebbero timori di pranzi e cene fuori casa proprio per l’igiene e la qualità dei cibi. Una garanzia in più arriva ora a Milano, appunto, nei ristoranti con il marchio del "Bollino blu" "marchio che identifica – spiega Lino Stoppani, presidente di Epam, l’Associazione milanese dei pubblici esercizi aderente all’Unione del Commercio – quei locali che rispettano i requisiti di un accurato disciplinare igienico- sanitario certificati da un organismo esterno".

Il "Bollino blu" è un progetto, già sperimentato in altre città, approvato dal Ministero della Salute d’intesa con Fipe Confcommercio (la Federazione italiana pubblici esercizi). Edi Sommariva, direttore generale Fipe, rileva come l’iniziativa del Bollino blu promossa da Fipe con l’impegno della ristorazione "sostenga pienamente gli obiettivi del Piano sanitario nazionale in tema di sicurezza alimentare".

Le specifiche igienico- sanitarie (ma anche informative, come la cartellonistica all’interno dei locali) per ottenere il marchio del "Bollino blu" sono numerose e riguardano ogni punto dell’attività di ristorazione: dall’igiene alla conservazione-lavorazione dei cibi, dalle pulizie alle attrezzature, agli spazi, allo stoccaggio delle merci, al trattamento dei rifiuti.
Formazione del personale e trasparenza nei confronti del cliente sono punti qualificanti del "Bollino blu".

E la "Carta dei servizi" del locale dà con chiarezza al consumatore tutte le principali informazioni: dagli orari ai prezzi medi, ai fornitori dei prodotti ("conoscere la provenienza dei cibi è garanzia di chiarezza anche per quanto riguarda i prezzi" rileva Stoppani) a chi è responsabile, nel ristorante, dei controlli igienico- sanitari. Infine sono anche indicati gli eventuali servizi accessori che possono ulteriormente qualificare l’offerta, dai menu all’area nursery per i bambini, agli spazi dedicati ai fumatori.


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