Il gruppo Merck dovrà concedere licenze gratuite per rendere possibile, anche in Italia, la produzione e vendita del principio attivo Finasteride e dei relativi farmaci generici, in anticipo di due anni rispetto alla scadenza (2009) del Certificato di Protezione Complementare. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha accettato e reso obbligatorio l’impegno presentato dalla multinazionale, chiudendo così, senza sanzione, il procedimento avviato per abuso di posizione dominante.

L’impegno della multinazionale a rimuovere un ostacolo alla produzione in Italia del finasteride e della versione generica dei relativi farmaci, tra i principali per la cura dell’ipertrofia prostatica, favorirà una maggiore dinamica concorrenziale in questo mercato e potrà dar luogo a significative riduzioni di prezzi e di spesa del SSN in Italia ed in altri paesi europei.

L’iniziativa dell’Antitrust – si legge in una nota – punta a sviluppare ulteriormente la diffusione dei prodotti generici, anche sulla base delle segnalazioni effettuate dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa brevettuale di settore. Già nel febbraio 2006 l’Antitrust aveva ottenuto da un’altra multinazionale, la Glaxo, la concessione di licenze che aprivano la strada alla produzione di generici di un potente antiemicranico, il sumatriptan succinato. Nell’ambito dell’istruttoria appena conclusa aveva inoltre imposto al gruppo Merck, con un provvedimento di urgenza, il rilascio di licenze per la produzione del principio attivo imipenem cilastatina, utilizzato per gravi infezioni ospedaliere.


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