I videogiochi vincono sulla lettura ma non sulla musica. In Europa un giocatore su sei trascorre in media giocando 14 ore alla settimana. E per gli europei i videogiochi sono soprattutto una passione del tempo libero insieme alla navigazione in internet, alla musica e alla tv. Sono alcune delle tendenze che emergono dall’indagine "Videgames in Europe 2007", condotta all’inizio dell’anno da Nielsen Interactive Entertainment su commissione di ISFE (Interactive Software Federation of Europe), sulle attitudini e sull’uso di videogiochi in dieci paesi europei e del Baltico. L’indagine era illustrata in una nota stampa che accompagnava la presentazione della campagna di sensibilizzazione "Videogiochi? Vai sul sicuro, scegli il PEGI!", che si è svolta oggi a Roma.

L’indagine è stata condotta in dieci paesi europei e del Baltico (Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia e Lettonia) per fotografare le tendenze nell’uso dei videogames in Europa nonché il grado di conoscenza del sistema di classificazione europeo PEGI. Il campione è composto da 4000 persone, l’80% uomini, nella fascia d’età fra 16 e 39 anni, giocatori abituali su PC o console fissa o portatile. In Europa dunque il 68% degli intervistati gioca su console fissa, il 72% su PC e il 31% su portatile, con attitudini diverse secondo i diversi paesi. Gli intervistati esprimono ampio gradimento per le attività sociali come praticare sport e frequentare gli amici.

Il videogame, rileva l’indagine, vince sulla lettura ma non sulla musica: un giocatore europeo su sei trascorre in media 14 ore alla settimana giocando, più del tempo dedicato a DVD, radio e lettura ma meno di quello dedicato a navigare su internet, guardare la televisione o ascoltare musica. Gli intervistati inoltre promuovono i videogiochi come strumento per stimolare la creatività (lo afferma il 55%).

Quattro giocatori su dieci in Europa afferma di aver scaricatoun gioco contraffatto e dichiara di possederne in media 19, pari a un terzo della collezione. La pirateria è diffusa soprattutto fra gli adolescenti e gli "heavy gamers" che giocano oltre 10 ore settimanali. Ciò che spinge i giocatori europei al downloading di videogames è soprattutto il costo degli originali. Solo la metà dei giocatori crede, rileva l’indagine, che copiare videogiochi sia illegale.

In Italia il 43% degli intervistati ha detto di trascorrere in media cinque ore settimanali giocando. Il 68% dei videogiocatori italiani acquista in media, in un anno, da uno a sei giochi.

Il sistema di classificazione PEGI è conosciuto in media dal 36% degli intervistati a livello europeo (il 43% in Gran Bretagna) mentre la quasi totalità riconosce i simboli per età e li ritiene abbastanza utili come fonte di informazione.


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