CREDITO AL CONSUMO. Commissione UE: “Nuovi vantaggi per i consumatori”
La Commissione europea ha adottato nei giorni scorsi una nuova proposta modificata di direttiva sul credito al consumo che mira a livellare verso l’alto i diritti dei consumatori dell’Ue, all’interno di un reale mercato unico di questi servizi.
"Questo nuovo progetto – ha spiegato Markos Kyprianou, commissario europeo responsabile della salute e della tutela dei consumatori – accresce i vantaggi per i consumatori riducendo le pratiche burocratiche al minimo. Allo stesso modo permette ai consumatori di confrontare più facilmente i costi dei crediti e ai creditori di proporre più facilmente crediti al di là delle frontiere".
Ecco i principali elementi della nuova proposta modificata:
- Il campo di applicazione della direttiva è limitato ai crediti al consumo di importo inferiore o uguale a 50.000 euro, al fine di coprire i contratti più frequenti;
- Il credito ipotecario sarà affrontato separatamente, a seguito della consultazione aperta dal Libre verde sul credito ipotecario pubblicato a luglio;
- I contratti di credito per cifre inferiori o uguali a 300 euro sono oggetto di un regime specifico di informativa precontrattuale e contrattuale;
- Gli Stati membri dispongono di un margine maggiore per adattare le disposizioni alla loro situazione nazionale in alcuni settori ben definiti, ma un numero limitato di casi sono sottoposti alla clausola di riconoscimento reciproco al fine di proteggere il mercato unico.
- Il confronto tra contratti di credito al consumo è facilitato dall’armonizzazione del metodo di calcolo del costo dei crediti;
- Le informazioni che devono essere fornite ai consumatori sono ben definite. – I consumatori hanno il diritto di recesso entro 14 giorni;
- I consumatori hanno il diritto di rimborsare il prestito anticipatamente;
- I consumatori possono annullare il contratto di credito se rinunciano all’acquisto previsto.
Il progetto di direttiva deve ora essere esaminato dal Consiglio dei ministri. Secondo il commissario Kyprianou le modifiche apportate rispetto al testo del 2004, "rispondono a molte delle preoccupazioni espresse dai deputati europei, dal Consiglio e dalle parti interessate consultate e dovrebbero facilitare l’adozione della proposta nel corso del prossimo anno".
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