E’ disponibile in libreria la seconda edizione, pubblicata dalla Collana BUR – Rizzoli, di "Dimagrisci mangiando", un prezioso manuale in cui Anna Bartolini, rappresentante italiano nel Consiglio europeo consumatori, illustra le regole per star bene e mantenersi in forma senza problemi. Oggi, vent’anni dopo la prima edizione del libro, pubblicata in un periodo in cui era necessario perdere peso per ragioni estetiche, la prospettiva è cambiata: in tutti i paesi industrializzati è ancora viva l’esigenza di dimagrire ma per non correre il rischio di diventare obesi.

L’obesità è considerata il nuovo pericolo: il 60% della popolazione è obesa o in sovrappeso; il fatto inquietante è costituito dal fatto che la nuova malattia colpisce soprattutto la popolazione giovane. Si rende pertanto necessaria una capillare informazione sui principi di un’alimentazione corretta e sul perché e come dimagrire. Il manuale assolve a questo compito fornendo, tra le altre cose, numerosi consigli di medici, professori e dietologi su come dimagrire mangiando bene e in modo corretto. Il costo del testo è di 9,80 euro.

Publichiamo l’intervista che Anna Bartolini ha concesso a Help Consumatori.

Lei è rappresentante italiana nel Consiglio Europeo Consumatori. Che livello di consapevolezza politica è stato raggiunto in seno agli organismi europei sulle tematiche consumeriste. In particolare nel settore della sicurezza alimentare?

Nel campo della sicurezza alimentare il grado di consapevolezza raggiunto dai consumatori è pressoché totale; dopo le vicende della mucca pazza si è sviluppata una maggiore sensibilità cui si è accompagnata la costituzione dell’Agenzia europea sulla sicurezza alimentare.

Nel 1984 fu pubblicata la prima edizione di "Dimagrisci mangiando". Quali i motivi che l’hanno spinta a scrivere questa seconda edizione?

I fatti salienti di questi anni mi hanno spinta a scrivere la seconda edizione di "Dimagrisci mangiando". La prima edizione del volume è stata pubblicata in un periodo in cui la moda delle diete era rivolta esclusivamente alla perdita di chili anche a discapito della salute. Oggi le cose sono cambiate, bisogna fare i conti con malattie gravissime come l’obesità e i rischi per la salute che ne derivano sono così alti che diventare magri è un impegno sociale.

L’obesità è uno degli argomenti centrali del suo libro, oltre che un tema di grande attualità. Quale la situazione a livello europeo?

L’obesità e l’elemento centrale di questo libro. I dati mondiali sull’obesità sono inquietanti: l’Italia si colloca al terz’ultimo posto per il numero di obesi tra le persone adulte, e al primo per il numero di obesi tra i bambini. Nessuno immaginava che nel paese simbolo della dieta mediterranea il 36% dei bambini è in sovrappeso: è necessario, dunque, che le famiglie pensino ad un nuovo modo di alimentarsi.

Quale la sua valutazione sulle iniziative italiane per combattere l’obesità?

La mia valutazione è essenzialmente negativa, opinione è condivisa dalla dottoressa Caroli, membro dell’International Obesity Task Force, la quale sostiene che in Italia non si fa molto per diffondere una cultura del mangiar bene e sano e soprattutto non c’è un piano nazionale sull’obesità. Sembrava che l’Italia avesse imboccato la via giusta con l’impegno dimostrato dal ministro Sirchia ma, purtroppo, è stato sostituito da "qualcuno" che si è mostrato, sin da subito, poco interessato all’argomento.

L’Associazione Nazionale Dietisti ha recentemente sostenuto che il 30% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni dell’area mediterranea è in sovrappeso o già obeso. Crede che la pubblicità sugli alimenti destinati ai bambini abbia un’influenza su questi dati? Quale consiglio darebbe ad un genitore?

La pubblicità è determinante nel processo di acquisto dei cibi. Dovremo seguire l’esempio dei paesi del Nord Europa dove la pubblicità alimentare è vietata nelle fasce orarie protette.

Quali crede che siano le cattive abitudini alimentari degli italiani a tavola?

Gli italiani consumano troppi grassi e poca frutta e verdura, bevono troppo alcol e poca acqua.

Tre suggerimenti per "dimagrire mangiando"

I tre suggerimenti che propongo sono quelli dei medici e degli specialisti: se volete dimagrire veramente occorre valutare con il medico se è davvero necessario. Se la risposta è sì, le regole ferree da rispettare sono: volerlo veramente, mangiare variato, cioè un po’ di tutto ed infine svolgere abitualmente un’attività fisica.

Per approfondire vai al dossier su minori e alimentazione.

Intervista a cura di Silvia Biasotto e Valentina Corvino.


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