DIVERSABILITA’. La Commissione Ue denuncia mancanze di cure ospedaliere per disabili
Un nuovo rapporto della Commissione europea conferma che le cure ospedaliere alle persone handicappate in Europa sono ancora molto spesso lontane dall’avere una qualità accettabile. Lo studio suggerisce di ricorrere a servizi di prossimità competenti che offrono alle persone con degli handicap una migliore qualità di vita senza essere necessariamente più onerosi.
"In Europa, più di un milione di persone handicappate vivono ancora in una forma qualunque di struttura ospedaliera – ha dichiarato Vladimir Spidla, Commissario europeo responsabile del lavoro, affari sociali e pari opportunità. "Credo che questo studio della Commissione basato su argomenti scientifici sostanziali aiuterà gli Stati membri a trasformare i servizi ospedalieri per le persone disabili in servizi sociali di qualità in seno alla collettività". "Questa trasformazione – ha aggiunto Spidla – contribuirà anche a rispondere agli obblighi dell’UE previsti dalla nuova Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone handicappate".
Allo scopo di avere una migliore percezione della situazione e di facilitare la ricerca di soluzioni, la Commissione europea ha finanziato uno studio sullo sviluppo dei servizi di prossimità per le persone disabili in Europa. Lo studio, intitolato "Disistituzionalizzazione e vita in comunità- Impatti e costi", è stato realizzato dal Centro Tizard dell’università di Kent e dalla London School of Economics. La disistituzionalizzazione prevede la sostituzione delle strutture chiuse con dei servizi di qualità inseriti all’interno delle comunità locali.
Lo studio conferma che le cure ospedaliere sono spesso di una qualità inaccettabile. Recenti articoli, per esempio in Bulgaria, hanno evidenziato che le condizioni di vita nelle strutture ospedaliere testimoniano a volte gravi violazioni dei diritti fondamentali riconosciuti a livello internazionale. I servizi di prossimità gestiti correttamente, possono dare migliori risultati in termini di qualità di vita e permettere alle persone con handicap di sentirsi interamente cittadini. Tali servizi non costano di più delle strutture ospedaliere, nel momento in cui si prendono in considerazione, in termini di costi, fattori come i bisogni dei residenti e la qualità delle cure.
Il Fondo sociale europeo è uno degli strumenti che l’UE utilizza per contribuire a migliorare la vita delle persone handicappate.