Nella regione Lazio solo due comuni, Roma e Montalto di Castro, dispongono, sul proprio canale web, di una piattaforma per i pagamenti. E’ quanto emerge dalla rilevazione svolta dall’Osservatorio del Crc (centri regionali di competenza) Lazio sui servizi di pagamento on line delle Pubbliche Amministrazioni (PA). L’indagine è stata presentata nel corso di un tavolo formativo promosso dall’Osservatorio sul tema, che ha visto la partecipazione di referenti degli enti dei progetti del 1° Avviso Servizicomuni.it, GP&D, Comnet, Portici, TurisLazio, del Comune di Roma e del CNIPA (centro nazionale per l’informatica nella PA).

Per quanto riguarda l’ICI (imposta comunale sugli immobili), la ricerca ha evidenziato come, sebbene i 234 comuni del Lazio dotati di un canale web potrebbero già fornire servizi informativi ed un collegamento per l’oblazione alle pagine di Paschiriscossione.it (con carta di credito, BankPass Web e vari servizi bancari), Fisconline.it (con bonifico su modello F24), Poste.it (con carta di credito e prepagate), solo 9 garantiscono il servizio.

Positivi i risultati relativi al comune di Roma: ICI, Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), ICP (imposta comunale sulla pubblicità), contravvenzioni e servizi scolastici (refezione, trasporto e rette asili) sono attualmente pagabili dal portale capitolino con due modalità diverse (Poste.it e Paschiriscossione.it). E’ inoltre possibile pagare alcuni tributi anche presso la rete di ricevitorie Sisal e delle contravvenzioni presso quella Lottomatica.

"Ma perché le amministrazioni – si legge in una nota del Crc – non si affrettano a predisporre piattaforme per l’esazione ed i pagamenti on line? Un elemento sicuramente ostativo è lo scarso potere contrattuale che hanno gli enti locali, singolarmente considerati, nei confronti delle controparti bancarie che gestiscono i servizi esattoriali. Le commissioni richieste sono infatti piuttosto elevate e non possono che essere caricate sul cittadino: ciò può rendere impraticabili i piccoli pagamenti che verrebbero gravati oltre misura e non risponde all’esigenza di fornire un servizio migliore a costi più contenuti".

Il costo delle commissioni può portare l’utente a mettere sullo stesso piano il valore del servizio fornito dall’ente con il disvalore generato dalla commissione dell’intermediario – continua il Crc – Una conferma proviene da una lettera al direttore apparsa su la Repubblica proprio il 19 luglio. Un lettore di Firenze lamenta il costo delle commissioni per un pagamento on line delle tasse locali. L’entusiasmo iniziale "è durato poco non appena ho scoperto che i gestori del servizio pretendono un balzello di ben 2 € per ciascuna operazione. Una commissione addirittura più alta che allo sportello bancario (dove già si pagano commissioni più elevate che in qualunque paese europeo). Il pagamento on line diminuisce i costi (personale, tempo, spazio) e quindi dovrebbero diminuire anche i costi per il cittadino".


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