Ammontano a oltre 13,1 milioni le "smart card", ossia "carte intelligenti" emesse nel nostro Paese per consentire l’accesso on line a diversi servizi della Pubblica Amministrazione. Lo ha reso noto Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, in occasione della presentazione oggi a Roma del Rapporto Nomisma, commentando l’analisi comparata a livello europeo pubblicata dal periodico americano specializzato "Card Technology".

"Si tratta – ha commentato Stancadi una quantità che da sola supera di gran lunga il totale di quasi 1,8 milioni di smart card sinora emesse da tutti gli altri Stati europei messi assieme e che testimonia come in questi anni l’Italia abbia compiuto, non senza difficoltà, passi da gigante nella modernizzazione della PA facendole risalire la china e passando così a posizioni di testa rispetto a quelle di fanalino di coda in Europa occupate in passato".

In particolare, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), è attualmente diffusa in 9,3 milioni di esemplari a cui ben presto se ne aggiungeranno altri 3 milioni. La CNS ha tutte le stesse caratteristiche della Carta d’Identità Elettronica (CIE), ma se ne differenza solo perché è sprovvista di fotografia, ma dà accesso ad una crescente serie di servizi on line della PA.
Per quanto riguarda la Carta d’Identità Elettronica, lanciata nel 2001, dopo due fasi di sperimentazione ne sono state distribuite oltre 2 milioni. Dal gennaio prossimo tutte le carte d’identità tradizionali, ossia quelle di carta, verranno sostituite da quelle elettroniche. Poiché la "vecchia" carta d’identità ha una "vita" di 5 anni, entro un analogo periodo sarà così completato il passaggio alla nuova carta elettronica per tutta la popolazione.

Anche sul fronte della firma digitale "il nostro Paese è all’avanguardia – ha aggiunto il ministro – di questi dispositivi ne sono stati ormai emessi più di 1,8 milioni, ossia il quantitativo maggiore in Europa. I risparmi sono quantificabili per il solo sistema delle imprese e soltanto relativamente ai loro rapporti con il Registro delle Imprese in 260 milioni di € l’anno, secondo una valutazione dell’Unioncamere".

Ammontano invece a oltre 10 milioni le tessere sanitarie fino ad oggi distribuite che, pur non essendo smart, sono comunque carte digitali per la connessione ai servizi on-line della Pubblica amministrazione del nostro Paese, sono quindi in circolazione in Italia ben 13 milioni 100 mila carte elettroniche intelligenti, ossia dotate di microchip, da non confondere con quella a sola banda magnetica.

Per quanto riguarda il resto d’Europa, sono state distribuite complessivamente 1,773 milioni di "smart card". In particolare, il Belgio ne ha diffuse 585 mila per la sua Pubblica amministrazione; l’Estonia 800 mila; la Finlandia 78 mila; la Norvegia 300 mila e la Gran Bretagna 10 mila, ma solo in prova; nessun tipo di carta intelligente è stata diffusa nelle PA di Austria, Francia, Germania, Olanda e Spagna.


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