L’economia italiana crescerà a ritmo discreto nei prossimi anni. Il Pil nazionale crescerà dell’1,9% quest’anno, dell’1,4% nel 2008 e dell’1,7% nel 2009. I consumi delle famiglie aumenteranno dell’1,9% quest’anno, dell’1,5% nel 2008 e dell’1,7% nel 2009. E le banche si confermano solide: l’utile netto crescerà infatti del 4,7% quest’anno, del 10,2% nel 2008 e dell’11,4% nel 2009. È quanto rileva l’AFO, il Rapporto di previsione 2007-2009 redatto dall’ABI in collaborazione con i centri studi delle principali banche italiane. Il contesto internazionale è reso difficile dall’instabilità dei mercati finanziari dopo la crisi dei mutui subprime, dal caro-prezzo della materia prima e dalla debolezza del dollaro ma, rileva lo studio, "l’economia italiana manterrà un discreto ritmo di crescita nel prossimo triennio. Il Pil nazionale, infatti, crescerà dell’1,9% quest’anno, dell’1,4% nel 2008 e dell’1,7% nel 2009. E in questo scenario, le banche italiane, che hanno dato prova di buona resistenza alla crisi internazionale del credito più di quanto si sia verificato altrove, consolideranno i buoni risultati degli ultimi anni".

Il rallentamento dell’economia americana è destinato a ripercuotersi anche sull’area dell’euro, che registrerà un ritmo di sviluppo del 2,5% nel 2007, del 2,2% nel 2008 e del 2% nel 2009. Secondo lo studio, in Italia "il trend negativo in atto a partire dalla tarda primavera non ha trovato conferma nell’ultima parte dell’anno, anche se l’intonazione complessiva della congiuntura non consente di essere pienamente ottimisti. I consumi delle famiglie cresceranno dell’1,9% quest’anno (+1,5% nel 2006), dell’1,5% nel 2008 e dell’1,7% nel 2009. Per i consumi pubblici la crescita sarà di poco inferiore all’1% annuo nel biennio 2008-09, in accelerazione rispetto al 2007 e soprattutto rispetto al 2006. Gli investimenti fissi lordi cresceranno del 2,6% quest’anno e ad una media annua di poco inferiore al 2% nel biennio 2008-09. Le pressioni inflazionistiche sono rapidamente cresciute anche in Italia: il tasso di variazione dei prezzi al consumo sarà dell’1,8% quest’anno, del 2,3% nel 2008 e del 2,1% nel 2009". Nell’area dell’euro la crescita dell’occupazione si attesterà all’1,5% e il tasso di disoccupazione stimato al 7,5%. In Italia, rileva l’AFO, la crescita sarà intorno allo 0,9% portando il tasso di disoccupazione al 5,9%.

Per quanto riguarda l’industria bancaria, lo studio rileva che il 2007 "dovrebbe chiudersi con una crescita dell’utile netto del 4,7%, segnando un rimbalzo negativo rispetto al forte incremento registrato nel 2006 (+35,8%). Per il 2008 e 2009 si prospettano tassi di variazione a due cifre, in particolare del 10,2% nel 2008 e dell’11,4% nel 2009". In tema di politica di bilancio, per lo studio redatto dall’ABI il 2007 si chiuderà con un rapporto deficit/Pil pari al 2,4%, mentre il rapporto debito/Pil tornerà a scendere (al 105% dal 106,8%) dopo due anni di rialzi. Si valuta infine che il debito "possa portarsi a fine 2009 al 102% del Pil" o al 101,5%.


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