"La fotografia di un’economia ancora in difficoltà, ma con delle potenzialità importanti che la politica economica e l’intero mondo delle imprese devono cogliere per creare le condizioni necessarie ad agganciare quella ripresa che si sta mettendo in moto a livello europeo". Il Centro studi dell’Abi trae un bilancio in chiaroscuro dai dati sull’andamento del Pil diffusi oggi dall’Istat, ritenuti comunque "ampiamente previsti dai principali istituti di ricerca e dallo stesso rapporto di previsione Financial Outlook dell’Abi", che nel dicembre scorso indicava una crescita del Pil dello 0,1%. "Inferiori alle aspettative sono stati in particolare i consumi delle famiglie, ma – secondo il Centro studi dell’Abi – non mancano dati incoraggianti come la dinamica positiva delle esportazioni, nonostante l’apprezzamento dell’euro".

Per non perdere terreno rispetto al resto d’Europa, il Centro studi sottolinea i vantaggi di una politica economica "che abbia il suo nucleo centrale in provvedimenti che irrobustiscano il lato dell’offerta, dalle liberalizzazioni, alla concorrenza, alla regolamentazione adeguata; mentre nel breve periodo una efficace politica per le opere pubbliche, specialmente quelle dei servizi pubblici locali, finanziata con il project financing, può sostenere anche la domanda aggregata. Con l’obiettivo primario del tendenziale equilibrio dei conti pubblici".


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Scrive per noi

Redazione
Redazione
Help consumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d'informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull'associazionismo che li tutela

Parliamone ;-)