ENERGIA. Autorità collabora con UE per indagini sulla concorrenza
L’Autorità per l’Energia "ha confermato la propria disponibilità a collaborare per il superamento delle asimmetrie tra Stati nell’UE e per prevenire o rimuovere eventuali comportamenti anticoncorrenziali degli operatori". Lo afferma l’Autorità stessa in una nota sottolineando che "la Commissione europea ha chiesto alle Autorità dell’Energia e Antitrust nazionali alcune prime valutazioni" in occasione dell’incontro che si è tenuto ieri a Bruxelles (Energy Day) in vista della pubblicazione, attesa per il 16 febbraio 2006, del rapporto intermedio delle due Indagini settoriali sullo stato della concorrenza nel settore elettrico e del gas avviate a giugno 2005 e pubblicate ieri.
Le indagini pubblicate – si legge nella nota – sono state realizzate con il supporto tecnico delle Autorità per l’energia e Antitrust dei Paesi membri. Per quanto riguarda l’Italia, i documenti pubblicati dalla Commissione "confermano le evidenze e le problematiche già individuate dalle indagini nazionali sul settore elettrico e sul gas naturale, condotte congiuntamente dall’Autorità Antitrust e dall’Autorità per l’energia".
"Le criticità relative ai mercati italiani sono già state oggetto di iniziative specifiche dell’ Autorità per l’energia elettrica e il gas, attraverso la propria attività istruttoria e quella di regolazione dei mercati, nonché attraverso interventi di tutela giudiziaria a favore dei consumatori". L’Authority ricorda che tra gli ultimi provvedimenti adottati ci sono "la cessione di capacità virtuale (i cosiddetti virtual power plant) di 3.800 MW finalizzata ad incrementare la concorrenza nella produzione elettrica, le iniziative per promuovere un disaccoppiamento dei prezzi del metano da quelli del petrolio, le segnalazioni dirette al Governo e al Parlamento (e tra queste ultime quelle sulla terzietà di Snam Rete Gas, la terzietà di Stogit e l’ampliamento delle capacità di importazione sui gasdotti transfrontalieri)".