ENERGIA. Coldiretti: 43 % degli italiani crede nelle fonti agricole alternative
Oltre il 43 per cento degli italiani crede nel potenziale dell’agricoltura, vista come fonte di produzione di agroenergie: uno slancio significativo verso la riduzione della dipendenza dal petrolio. Lo evidenzia l’indagine 2007 COLDIRETTI-SWG. Gli italiani rivelano forte entusiasmo nei riguardi dell’energia solare, citata dal 69 per cento degli italiani mentre a distanza seguono l’eolico (35 per cento) e il nucleare (23 per cento). L’energia prodotta da materie prime, scarti e residui delle produzioni agricole è considerata una alternativa molto importante – sottolinea la Coldiretti – anche negli altri paesi europei come Gran Bretagna (37 per cento), Spagna (33 per cento), Germania (32 per cento) e Francia (27 per cento).
In vista di un’ottimizzazione delle risorse, la Coldiretti propone la creazione di micro-generatori che utilizzano biomassa locale. In questo modo, oltre a contribuire allo sviluppo locale delle zone rurali, si eviterebbero trasporti a lungo raggio che sprecano energia. Ad esempio per biocarburanti come l’olio vegetale di origine brasiliana – precisa la Coldiretti – il chilometraggio percorso con la nave è di oltre 9mila chilometri con un consumo energetico che corrisponde al 6 per cento dell’energia contenuta nei prodotti trasportati, mentre per quello in arrivo dal Congo per una distanza di oltre 5mila chilometri si consuma il 3,3 per cento dell’energia trasportata.
La Coldiretti sottolinea, inoltre, l’importanza nel dover sostenere la produzione nazionale a svantaggio di importazioni dall’estero che presentano bilanci energetici ed ambientali negativi con il consumo aggiuntivo di carburanti per il trasporto, inquinamento e disboscamenti forestali nei paesi di origine ai quali si aggiungono gli effetti negativi derivanti dalla costruzione sul territorio nazionale di megaimpianti industriali di trasformazione che prescindono dalla realtà locale.