Tagliare i costi impropri dell’energia. Questa la richiesta che le principali associazioni dei consumatori presenti nel CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) hanno fatto oggi al Ministro Scajola nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, Coldiretti e rappresentanti del mondo delle piccole e medie imprese.

Ad oggi sull’utenza privata e delle piccole e medie imprese pesano circa 700 mln di euro di costi impropri, che hanno portato nel corso dell’ultimo anno ad un aumento delle bollette pari a 25 euro.

I consumatori chiedono al Governo di assegnare all’utenza vincolata (famiglie e PMI) la quota di energia a basso costo (energia importata e CIP6) che ad oggi viene destinata solo alle grandi imprese.

Inoltre, le associazioni chiedono che non venga "smantellato" l’Acquirente Pubblico e privatizzata la Borsa Elettrica dal momento che questo poterebbe ad una situazione di monopolio privato, parere che – ricordano – è già stato espresso anche dall’Autorità Antitrust.

"Non è più sopportabile – ha dichiarato Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino – il sovraccosto che gli utenti pagano per l’energia elettrica. Chiediamo quindi l’immediato taglio dei costi impropri ed il serio avvio di un confronto tra Ministero delle Attività Produttive, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, Aziende elettriche, Consumatori e Ambientalisti per definire insieme un nuovo mix di fonti energetiche che superi l’attuale forte dipendenza dal petrolio."


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