ENERGIA. Educare al risparmio, prima regola per lo sviluppo sostenibile
"Il risparmio energetico deve essere visto come un’opportunità per lo sviluppo del Paese". Se ne è discusso oggi a Roma in una tavola rotonda organizzata da Edison e Legambiente che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, il Presidente e Amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, il Presidente di Legambiente Roberto Della Seta accompagnato da Vittorio Cogliati Dezza Responsabile Scuola e Formazione dell’associazione, l’Assessore alle politiche ambientali del Comune di Roma, Dario Esposito e il Presidente di Confai Danilo Broggi. A moderare l’incontro il conduttore televisivo e primo ricercatore CNR, Mario Tozzi.
Nell’aprire il dibattito Umberto Quadrino ha sottolineato l’impegno di Edison per ridurre i consumi energetici: "Edison – ha dichiarato – ha stimato che le piccole-medie imprese, che rappresentano una larga parte del panorama industriale italiano, potrebbero risparmiare fino al 10% del proprio consumo energetico per unità prodotta utilizzando in maniera più efficiente l’energia. Il risparmio conseguibile complessivamente è paragonabile al consumo energetico annuo dell’intera provincia di Roma. Gli interventi possibili sono numerosi: dall’adozione di tecnologie più efficienti nei cicli produttivi all’ottimizzazione degli impianti, dallo sviluppo di soluzioni per produrre energia da fonti rinnovabili, alla cogenerazione".
Dal lato della produzione, il contributo di Edison al risparmio energetico proviene soprattutto dall’adozione della tecnologia del ciclo combinato cogenerativo che consente di produrre energia ai massimi livelli di efficienza (circa il 56% a fronte del 36% delle centrali a carbone oggi in attività) utilizzando il gas naturale come combustibile primario e recuperando i gas di scarico prodotti dalla combustione per produrre ulteriore energia: questa è oggi la tecnologia termoelettrica più efficiente e "pulita" disponibile in Italia.
Edison inoltre è impegnata in un programma di investimenti nel campo delle energie rinnovabili con 42 centrali idroelettriche per una capacità di circa 1.500 Mw e 23 campi eolici in esercizio per 240 Mw, potenza incrementata di ben 40 Mw nell’ultimo anno. Edison vanta anche uno dei casi di migliore utilizzo delle biomasse in Italia: dal 2002 è infatti attivo un termovalorizzatore da 19 Mw termici per il recupero energetico degli scarti delle cortecce derivanti dal processo di scortecciamento e dei fanghi di cartiera di un vicino impianto.
Il Ministro Matteoli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ritenendola necessaria per le generazioni future: "Dobbiamo diffondere la cultura del risparmio energetico" anche considerando "la scommessa difficile da vincere dell’attuazione del Protocollo di kyoto. Comportamenti responsabili nel futuro possono permetterci di non disattendere i vincoli dell’accordo che comunque è difficile da rispettare soprattutto per un paese come l’Italia dove il problema dell’inquinamento atmosferico è dovuto quasi interamente al parco auto obsoleto".
"Il problema energetico in Italia si può risolvere – ha proseguito il Ministro – seguendo tre strade: risparmiare, investire in fonti rinnovabili – che comunque da sole non risolvono – e costruire nuove centrali per sostituire quelle più inquinanti".
Per Matteoli scuola e famiglia sono fondamentali per l’educazione al risparmio energetico. Il Ministero dunque sta incoraggiando iniziative che coinvolgono le scuole ma soprattutto le Università per ricerca e sviluppo. Tra le azioni concrete del Governo Matteoli ha ricordato che dal 28 Luglio i cittadini possono richiedere gli incentivi in conto energia per installare impianti fotovoltaici residenziali e che è entrata in vigore l’obbligatorietà dell’etichettatura degli elettrodomestici, passo importante per orientare i cittadini al risparmio energetico.
"L’attuazione del Protocollo di Kyoto impegna il nostro Paese a livello internazionale ad abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e a mettere quindi in atto una politica energetica che punti al risparmio, – ha sostenuto Roberto della Seta, presidente di Legambiente – . E’ un impegno che coinvolge tutti e che si realizza anche a partire da azioni locali capaci di estendere le buone pratiche dalle amministrazioni ai privati cittadini. Un piccolo gesto individuale e locale significa infatti contribuire globalmente alla salute della Terra. Il concorso che abbiamo indetto nelle scuole è un esempio eccellente di quanto sia fondamentale e proficuo il coinvolgimento e l’educazione delle nuove generazioni. Spesso infatti agli occhi dei ragazzi molte cose possono apparire scontate anche se non lo sono affatto: l’energia elettrica è una di queste. I giovani invece sono chiamati oggi più che mai ad una maggiore consapevolezza e responsabilità verso l’ambiente ed è giusto che imparino presto a non sprecare l’energia come le altre risorse del nostro pianeta".
L’incontro è stato dunque un’occasione per chiudere con le premiazioni il concorso "La scuola amica del clima" che Edison e Legambiente hanno promosso in tutti gli istituti di ogni ordine e grado per diffondere la cultura del risparmio energetico. Fra le oltre 2.500 scuole che hanno partecipato alla prima fase del concorso, sono stati selezionati i sei progetti che in maniera più originale e soprattutto concreta hanno proposto soluzioni per il risparmio energetico e la riduzione dei gas serra. Al primo posto si è classificato l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato "Archimede" di Taranto, che ha progettato un impianto fotovoltaico adatto a coprire il fabbisogno energetico di tutta la scuola, reperendo, con il coinvolgimento della Provincia, anche i fondi necessari alla sua realizzazione.