ENERGIA. Promuovere autoproduzione da fonti rinnovabili. Le proposte dell’Authority
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha diffuso un documento per la consultazione con le proprie proposte per la promozione della produzione elettrica dei piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 kW. Tutti i soggetti interessati potranno inviare proprie osservazioni e proposte entro il prossimo 20 settembre.
Le proposte dell’Autorità, in attuazione di quanto disposto per lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia dal Decreto legislativo n. 387/03, prevedono in particolare la possibilità di cedere alla rete elettrica locale la produzione da fonte rinnovabile e prelevare dalla stessa rete, i quantitativi di elettricità nelle ore e nei giorni in cui gli impianti rinnovabili non sono in grado di produrre; tutto ciò pagando solo la differenza tra i consumi totali del cliente e la produzione del suo piccolo impianto. Tale meccanismo, definito "scambio sul posto", è già in vigore per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, e l’Autorità intende ora migliorare le condizioni tecnico-economiche del servizio ed estenderle alla produzione di tutte le altre fonti rinnovabili (come l’eolico, il mini-idro, etc.), oltre che ai clienti del mercato libero.
Il servizio di "scambio sul posto" si applica nei casi in cui i punti di immissione e di prelievo dell’energia elettrica scambiata coincidono e sia quindi possibile effettuare un saldo netto (net metering) tra le immissioni in rete dell’energia elettrica prodotta da detti impianti e i prelievi di energia elettrica dalla stessa rete. Ciò permette ai clienti finali, sia del mercato vincolato sia del mercato libero, di "autoprodurre" parte dei propri fabbisogni e acquistare la parte restante dall’impresa distributrice, nel caso di cliente vincolato, o da un grossista, nel caso di cliente finale del mercato libero.
Con il servizio di "scambio sul posto" la remunerazione dell’investimento relativo all’impianto alimentato da fonti rinnovabili con potenza nominale fino a 20 kW avviene attraverso l’acquisto "evitato" di energia elettrica, per la quota connessa alla produzione dell’impianto, nell’ambito del normale contratto di fornitura. Eventuali altri incentivi a promozione della produzione da fonti rinnovabili non sono quindi correlati ai prezzi di ritiro dell’energia prodotta e immessa in rete, ma sono associati a specifiche misure, come eventuali contributi in conto capitale, misure specifiche alla tipologia di fonte.
Il documento è disponibile sul sito www.autorita.energia.it