ETICHETTATURA. Non più ampolline anonime d’olio d’oliva nei ristoranti
Da oggi tutti i servizi di ristorazione avranno l’obbligo di proporre al pubblico l’olio d’oliva solo in contenitori idonei ed etichettati a norma di legge. È questo il contenuto di un emendamento approvato nell’aula del Senato, proposto al decreto sugli interventi urgenti in agricoltura dalla senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura Loredana De Petris.
"La somministrazione al pubblico di olio d’oliva anonimo negli esercizi di ristorazione – spiega la senatrice – è tutt’oggi uno dei canali per la commercializzazione di prodotti di qualità scadente e di dubbia origine, a volte derivanti da processi di miscelazione e contraffazione. Ma il problema non è solo questo: l’uso in tavola di contenitori non idonei e privi di chiusure efficaci favorisce, per effetto dei processi di degradazione avviati dalla luce e dal calore, la rapida alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio d oliva, con il rischio di proporre al cliente un condimento inadeguato per aromi e insalubre".

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