EUROPA. Commissario Reding: sì a mercato unico contenuti multimediali
Un mercato unico per tutti i contenuti multimediali: musica, film e giochi. E’ questo l’obiettivo della consultazione pubblica lanciata dal commissario Ue per la Società dell’Informazione e i Media, Viviane Reding che ha sottolineato come il "settore europeo dei contenuti soffra per la frammentazione delle regole, la mancanza di chiarezza, leggi orientate al consumatore per l’accesso a contenuti online protetti dal diritto d’autore, e serie divergenze tra gli operatori sulle questioni fondamentali come i diritti e le copie private". Lo riferisce in una nota la Commissione europea.
Il commissario si propone quindi di incoraggiare l’industria dei contenuti e delle telecomunicazioni ma anche i fornitori di servizi internet ad accrescere la disponibilità dei contenuti on-line, assicurando al tempo stesso una forte protezione dei diritti relativi alla proprietà intellettuale.
"Dobbiamo fare una scelta – ha affermato la Reding – se vogliamo una forte industria musciale, cinematografica e dei giochi. C’è bisogno di dare certezza giuridica ai produttori, una giusta remunerazione ai creatori e un ampio accesso alla ricchezza dei contenuti online ai consumatori". E proprio in riferimento a questi ultimi il Commissario ha invitato tutte le associazioni dei consumatori europee a partecipare attivamente al dibattito.
La consultazione pubblica avrà tempi brevissimi, visto che si chiuderà il 29 febbraio. Entro la metà dell’anno poi la Commissione presenterà una raccomandazione con proposte concrete per superare gli ostacoli esistenti in materia di contenuti creativi, in vista della loro definitiva approvazione da parte dell’Europarlamento e degli Stati membri.
Secondo uno studio condotto dallo stesso esecutivo Ue, un reale mercato interno dei contenuti creativi, con misure chiare e rispettose dei consumatori, potrebbe rafforzare in modo importante la competitività dell’industria europea e consentire di quadruplicare i profitti delle vendite al dettaglio, passando dagli 1,8 miliardi di euro del 2005 ad 8,3 miliardi nel 2010.
Il mercato dei contenuti on line sta già crescendo velocemente in alcuni Paesi dell’Unione europea. Ne è un esempio il Regno Unito, dove la vendita di musica via internet ha raggiunto ormai il 25% del totale delle vendite. Stenta invece a decollare il mercato del settore video o della Tv on demand.