La protesta dei farmacisti rappresenta un "ricatto inaccettabile" perché ne pagherebbero le spese solo i cittadini. È quanto affermano le associazioni dei Consumatori che invitano i Ministri della Salute e dello Sviluppo economico a respingere "questo aut aut inaccettabile". Adiconsum, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori "considerano inaccettabile il ricatto posto in essere dai farmacisti titolari delle associazioni di categoria FOFI, FEDERFARMA e ASSOFARM, che oggi hanno annunciato che dal prossimo 19 novembre faranno pagare ai cittadini tutti i farmaci, compresi quelli della fascia A, se non sarà accolta la loro richiesta di stralcio dell’art. 2 dal ddl 1644 che permette la vendita dei farmaci con obbligo di ricetta anche in esercizi diversi dalle farmacie con la presenza del farmacista".

"Questa minaccia – proseguono – è un’indebita forma di pressione lobbistica sul Parlamento e a pagarne le spese sarebbero solo i cittadini". I Consumatori annunciano dunque la loro mobilitazione e "si appellano al Ministro della salute Livia Turco e al Ministro dello sviluppo economico Bersani insieme con le forze politiche del Parlamento, affinché venga respinto questo aut-aut inaccettabile". Riguardo all’affermazione di Federfarma sul fatto che nei punti vendita della GDO vengano venduti anche prodotti non farmaceutici, le associazioni commentano che l’osservazione sulla commistione fra medicinali e prodotti non farmaceutici "va rispedita al mittente": da anni, osservano, "sono le farmacie a essere diventate dei veri e propri bazar, in cui accanto ai farmaci si vendono prodotti cosmetici e di bellezza, spesso con ingannevoli promesse di riduzione di peso e cellulite, giocattoli e calzature".


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