Secondo un sondaggio condotto da Cittadinanzattiva e presentato ieri , 8 cittadini su 10 si dichiarano favorevoli alla vendita di medicinali da banco presso la grande distribuzione, purchè sia presente un farmacista. L’indagine, condotta su un campione di 902 cittadini, è stata sviluppata in dieci domande, incentrate sull’ipotesi della vendita dei farmaci senza necessità di prescrizione nei supermercati, su prezzi e farmaci equivalenti.

Gran parte degli intervistati è d’accordo con la vendita nei supermercati, con un 80% delle risposte a favore e un 20% contrarie; il 71,95% gradisce la presenza di un farmacista nello spazio dedicato ai medicinali. Ma ben il 77,38% si dichiara contrario alla vendita esclusiva nelle farmacie, evidenziando così ancora una volta la volontà che siano accessibili anche in altri luoghi.Una netta maggioranza (74,50%) si dichiara inoltre contraria all’ipotesi avanzata dall’Autorità per la concorrenza di permettere la distribuzione anche attraverso self-service, senza controllo da parte di un farmacista.

"Non possiamo che esprimere soddisfazione per i risultati del sondaggio civico promosso da Cittadinanzattiva sulla liberalizzazione dei farmaci da banco. I risultati infatti sono in piena sintonia con la Proposta di Legge di Iniziativa popolare da noi promossa, sottoscritta da oltre 174.000 cittadini, il cui iter è già stato avviato". Così Coop commenta i dati e precisa: "Andiamo avanti nella petizione tuttora in corso nei nostri punti vendita che permette ai cittadini di continuare ad esprimere la loro opinione. Ora ci aspettiamo che la Proposta di Legge regolarmente presentata sia inserita all’Ordine del Giorno della Camera dei Deputati nella prossima legislatura".

Anche il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti valuta interessante il sondaggio: "E’ uno spaccato degno di attenzione che merita alcune riflessioni e suggerimenti anche se limitato e in parte interno all’Associazione. Tra i suggerimenti il MNLF consiglia a Cittadinanzattiva di condurre un nuovo sondaggio per conoscere se i propri iscritti sono soddisfatti

  • del numero di farmacie presenti sul territorio;
  • di doversi mettere alla ricerca per trovare una farmacia aperta nei giorni festivi o di chiusura estiva;
  • di doversi recare due o tre volte nella stessa farmacia per trovare il farmaco prescritto dal medico;
  • dei prezzi dei farmaci con obbligo di prescrizione che non andrebbero mai nei supermercati;

E ancora, se sarebbero d’accordo di:


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  • aumentare in maniera sensibile il numero delle farmacie nel territorio;
  • ampliare la concorrenza tra le farmacie cancellando le barriere che impediscono a migliaia di laureati di aprire una farmacia

 

 

 

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