"La necessità di tutelare la salute e la sicurezza dei giovani non si discute, ma costringere gli esercenti a compiere controlli anagrafici ad ogni consumazione o acquisto di alcolici rappresenta un problema". E’ il commento del presidente della Fiepet-Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), Ermes Anigoni, al provvedimento inserito in Finanziaria che impone il divieto di vendita di sostanze alcoliche ai minori di anni 18 e divieto totale di vendita e somministrazione di sostanze alcoliche nelle aree di servizio autostradali.

Secondo il presidente della federazine "I titolari di pubblici esercizi hanno sempre svolto un’azione di controllo e filtro indipendentemente dalla verifica dei documenti di riconoscimento, evitando di servire un pubblico troppo giovane. Questo provvedimento rischia di sottrarre i più giovani al controllo diretto degli esercenti, incoraggiando l’impiego di escamotage o di intermediari per realizzare l’acquisto".

"Il rischio, dunque – conclude Anigoni – è che questa esasperazione delle restrizioni abbia come unico effetto l’aumento di comportamenti illegali. Sarebbe stato almeno auspicabile una maggiore elasticità del divieto nella commercializzazione di prodotti alcolici rispetto a quelli super alcolici".


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