FINANZIARIA. Superbollo, le critiche dei consumatori
Incomprensibile, secondo Federconsumatori e Adiconsum, il cambiamento di opinione sull’imposta di circolazione, che andrà a colpire soprattutto i ceti meno abbienti. Le novità sul bollo auto sembrano non avere fine. Dopo il ripensamento sull’applicazione di un superbollo per i Suv, il Governo ha optato per un aumento della tassa di circolazione per le auto sopra i 100Kw di potenza e per un incremento della tassa di proprietà per le vetture non euro 4. Troppi i cambiamenti di idee sull’argomento, secondo Federconsumatori e Adiconsum. Le associazioni sottolineano l’iniquità della decisione, che andrà a colpire in particolare chi non può acquistare nuove auto. Ingiusto anche il provvedimento di rivedere l’accisa sul gasolio (+0,7 centesimi al litro).
"Il super-bollo sui fuori strada – dichiara il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti – aveva un senso là dove colpiva auto inquinanti e redditi elevati. Quello, invece, di tassare pesantemente le auto con 100 Kwh di potenza, non ne ha, oppure ne ha uno completamente sbagliato. Di male in peggio: totalmente inaccettabile, e ne chiediamo ovviamente l’annullamento, è l’aumento della tassa di proprietà che colpisce le auto dei ceti meno abbienti che non si possono permettere, o non si sono potuti permettere, l’acquisto di un auto Euro 4. Pur essendo vero che, come diceva Apollinaire, "solo gli imbecilli non cambiano mai idea", aggiungiamo noi che sarebbe opportuno non cambiare troppe volte idea!".
"Inaccettabile – afferma l’Adiconsum – un aumento generalizzato dei bolli auto. Con questa nuova tassa viene praticamente azzerato il beneficio fiscale dei redditi medio-bassi. La proposta del Governo di azzerare la tassa sui Suv aumentando i bolli auto colpisce tutti, ma in particolare le famiglie meno abbienti, quelle con le auto più vecchie. Considerando poi che oramai in ogni famiglia c’è più di un veicolo, ecco che l’aumento del bollo assumerà un rilievo sempre più significativo nel budget familiare. Adiconsum chiede al Governo di riformulare la proposta riservando l’aumento del bollo solo ai veicoli di lusso, che, tra l’altro, beneficeranno della direttiva UE sull’Iva".
Sbagliato anche aumentare l’accisa sul gasolio. "Girare alle regioni – sostiene Trefiletti – un terzo del gettito fiscale relativo all’aumento dell’Accisa sul gasolio non risolve la nostra insoddisfazione". "Infatti – prosegue il Presidente della Federconsumatori – in due precisi momenti l’Accisa del gasolio è stata aumentata, prima di 0.3 centesimi al litro e poi, di 0.7 centesimi al litro. In totale un aumento di 1 centesimo che produrrà al Governo almeno 220 milioni di euro all’anno di incremento fiscale, naturalmente, a carico dei consumatori, che pagheranno, per ogni pieno di cento litri di gasolio, 1 euro in più, oltre alla ricaduta che tale aumento avrà sulla determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo. Tale cifra servirà per agevolare fonti alternative ai carburanti derivati dal petrolio! A noi non basta, ed aspettiamo che, coerentemente con quanto sempre dichiarato, si metta in pratica un nuovo sistema fiscale che non faccia guadagnare l’erario quando il prezzo del petrolio registra aumenti consistenti".
Per l’Adoc si tratta dell’ennesima stangata ai danni degli automobilisti, un aggravio di spesa che si unirà ad altre voci già esponenzialmente cresciute negli ultimi anni. "L’auto – spiega Carlo Pileri, presidente dell’associazione – è ormai divenuta un lusso. Negli ultimi 10 anni prima i premi assicurativi, poi il prosperare delle strisce blu e dei parcheggi a pagamento, quindi l’aumento dei carburanti e delle multe, hanno trasformato, a fronte dello scadimento e delle inefficienze dei trasporti pubblici, l’esigenza di muoversi in un lusso per ricchi: è scandaloso".
Il Codacons ha oggi annunciatoi un prossimo sciopero generale degli automobilisti, contro la stangata che graverà sui possessori di un’autovettura. A fine 2006 – afferma l’associazione – anche a causa degli aumenti del bollo introdotti dalla Finanziaria, mantenere un’auto costerà la bellezza di 403 euro in più rispetto al 2005.

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