Sono sempre più numerosi i cittadini che si rivolgono al Movimento Difesa del Cittadino (MDC) per chiedere informazioni su cosa fare per far fronte alle cartelle esattoriali pazze. L’associazione di tutela dei consumatori offre alcune informazioni utili e di "primo soccorso" a sostegno dei cittadini:

  • i crediti che l’amministrazione pubblica ha nei confronti dei contribuenti (multe e tributi vari) sono validi fino a 5 anni da quando sono stati emessi;
  • se il fisco si fa vivo oltre questa data il contribuente può impugnare la cartella esattoriale entro 60 giorni dal ricevimento, presso il competente Giudice di Pace, per farne dichiarare la prescrizione. In alternativa, si può chiedere lo sgravio dell’imposta direttamente all’Ente che ha emesso il tributo;
  • la prescrizione interviene solo se, entro i 5 anni, l’amministrazione non ha mai invitato il contribuente a pagare il credito. In quest’ultimo caso, infatti, i termini comincerebbero a decorrere da tale data.

"La tempestività è essenziale per poter far valere i propri diritti nei confronti del fisco – conclude Mattia Roberto Cappello responsabile dell’ufficio legale MDC in Lombardia – Lo statuto dei diritti del contribuente prevede precisi obblighi di chiarezza. Gli atti dell’amministrazione finanziaria devono essere motivati con l’indicazione dei presupposti e delle ragioni che hanno determinato la decisione dell’amministrazione".


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