GOVERNO. I provvedimenti adottati oggi dal CdM
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni:
- un disegno di legge che dispone una nuova disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale, con l’intento di dare risposta alle esigenze del sistema radiotelevisivo italiano di una maggiore concorrenza e più reale pluralismo, come da anni richiesto dalla Corte costituzionale, dalle Autorità garanti della concorrenza e delle comunicazioni, nonche dall’Unione Europea. Punti qualificanti del disegno di legge sono: l’adozione di misure intese a contenere la raccolta di risorse pubblicitarie nel settore televisivo in capo a ciascun soggetto entro limiti idonei (45%) a contrastare il consolidamento di posizioni dominanti e la frapposizione di rilevanti barriere all’ingresso di nuovi operatori; il superamento degli sbarramenti normativi e regolamentari all’ingresso di nuovi soggetti nel mercato della televisione digitale terrestre, in funzione della massima apertura del mercato; la limitazione dei fenomeni di sovrapposizione e ridondanza nell’utilizzo delle risorse frequenziali da parte dei singoli operatori, in conformità ai principi comunitari e nazionali di uso efficiente dello spettro radioelettrico; l’adozione di misure idonee a consentire la deconcentrazione del mercato delle reti radiotelevisive, la liberazione di frequenze e l’assicurazione di generali condizioni di obiettività, trasparenza, proporzionalità e non discriminazione nell’accesso e nell’uso delle risorse frequenziali, secondo quanto richiesto dalla Commissione Europea; la garanzia di accesso alla banda larga per tutti gli operatori interessati, secondo condizioni e criteri di obiettività, trasparenza, proporzionalità e non discriminazione; la disciplina della rilevazione degli indici di ascolto televisivo secondo criteri intesi ad assicurare la massima rappresentatività di tutte le piattaforme trasmissive e di tutti gli operatori presenti sul mercato; un sistema sanzionatorio più efficiente quanto ai meccanismi del presidio e più efficace quanto alla misura delle sanzioni, in linea con i rilievi e le sollecitazioni formulati dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con la segnalazione al Governo del 12 luglio 2006. Tra le misure previste per il raggiungimento degli obiettivi: l’anticipo del trasferimento sul sistema digitale di una rete degli operatori che ne posseggono tre (la nuova scadenza è 15 mesi dall’approvazione della legge); il tetto del 20% per la capacità di trasmissione per ciascun fornitore di contenuti nel sistema televisivo digitale. Il disegno di legge, inoltre, abroga alcune norme della legge 112 del 2004;
su proposta del Ministro della giustizia, Clemente Mastella:
- un disegno di legge che fornisce una pronta risposta all’emergenza legata agli sbarchi di cittadini extracomunitari clandestini e propone tre linee di intervento immediato – sotto i profili sanzionatorio, cautelare e processuale – nel quadro di un generale ripensamento dell’assetto ordinamentale relativo ai crimini commessi dai cosiddetti "scafisti"; le misure di repressione messe a punto dal Governo assumono che lo scopo di lucro possa essere considerato certamente un’aggravante ma non l’unico fine dell’attività di commercio di vite umane e mirano pertanto a favorire l’attività investigativa sul contesto in cui essa si svolge, sui mandanti e gli obiettivi, assimilando le misure cautelari per essi previste a quelle che l’ordinamento riserva alla criminalità organizzata;
- un disegno di legge che prevede la possibilità per l’autorità giudiziaria di prelevare, pur in un contesto di piena tutela dell’indagato e in un’ottica di non invasività, parti di materiale biologico (capelli, peli, saliva) che consentano l’individuazione del profilo genetico dell’individuo, a fini di raffronto con profili genetici rintracciati nel corso di indagini giudiziarie;
su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, e del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino:

- uno schema di decreto legislativo che apporta un secondo stock di modifiche al codice ambientale (decreto legislativo n.152 del 2006), specificatamente in materia di disciplina dei rifiuti; si tratta di interventi tesi a recepire alcuni indirizzi in materia emersi nelle sedi delle Commissioni parlamentari, della Conferenza unificata ovvero provenienti dalla Comunità europea, con l’immediato obiettivo di chiudere numerose procedure di infrazione pendenti contro l’Italia; gli interventi correttivi messi a punto dal Governo affrontano pertanto, tra gli altri, i problemi riguardanti le terre e rocce da scavo, escluse, nel codice, dall’applicazione della disciplina dei rifiuti; quelli relativi alla nozione di "scarico diretto", con il fine di evitare la compromissione delle risorse idriche sotterranee; riscrivono le definizioni in materia di rifiuti (la nozione prevista dal codice è stata censurata in sede comunitaria) con l’introduzione delle nozioni di "sottoprodotto" e "materia prima secondaria" maggiormente aderenti al dettato europeo e più coerenti con un livello elevato di tutela ambientale. Sul provvedimento, che è stato approvato in via preliminare, il Governo acquisirà il parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari in duplice lettura ed è pronto a introdurre le modifiche che da quei pareri si rendessero necessari;
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