Il 64% degli italiani ha una immagine avversa della popolazione Rom. E’ quanto emerge dalla ricerca quali-quantitativa "Italiani, Rom e Sinti a confronto", presentata dal Professor Renato Mannheimer, Presidente dell’Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione (ISPO), durante la prima giornata della "Conferenza europea sulla popolazione Rom" a Roma.

Lo studio, effettuato su un campione di circa 2.100 persone, 10 delle quali Rom, ha messo in luce che quasi la metà degli intervistati (il 47%) ha una "immagine avversa" di Rom e Sinti, mentre il 35% li associa a immagini di emarginazione: il 64% è "molto d’accordo" sul fatto che gli zingari sfruttino in molti casi i minori e che vivano di furti ed espedienti. Molti anche i pregiudizi che emergono: i Rom rubano i bambini, non hanno voglia di lavorare, sfruttano i minori e non li mandano a scuola, sono sporchi ed elemosinano.

Scarsa la conoscenza degli italiani sulla minoranza Rom: solo il 6% degli intervistati sa che i Rom in Italia sono circa 200.000; il 24% ha cognizione che poco più della metà dei Rom sono italiani; il 16% è a conoscenza che non sono più prevalentemente nomadi e il 37% che non sono un popolo omogeneo per cultura e provenienza. Infine, solo un italiano su 1000 possiede tutte e quattro queste informazioni.

Anche i Rom, in ogni caso, non vedono proprio bene gli italiani: tra i pregiudizi "speculari" più diffusi vi è che anche gli italiani rubano i bambini (legalmente attraverso i servizi sociali), sono superficiali, credono che basti essere belli, ricchi e famosi per fare tutto, gli importa del titolo, del ruolo, non sanno più guardare la persona, per il lavoro mettono in secondo piano la famiglia – per esempio non accudiscono gli anziani e li rinchiudono negli ospizi – sono violenti, pericolosi, fanno le guerre e ammazzano i loro simili per interesse, per la terra, per il petrolio, hanno il cuore di sasso, non gli importa nulla di quello che succede fuori delle loro case purché non li tocchi direttamente.

Infine, dalla fotografia scattata da Mannheimer emerge che l’Italia è il Paese europeo con il minore numero di presenze Rom e Sinti: 140.000, ovvero 2 ogni 1000 abitanti. Al primo posto si colloca invece la Grecia con 200.000 presenze su una popolazione totale di 10 milioni, ovvero 20 Rom-Sinti ogni 1000 abitanti. Segue la Spagna con 800.000 presenze rom che però, su una popolazione totale di 45 milioni di abitanti, si traduce in 18 rom-sinti ogni 1000 abitanti.

LINK: "Italiani, Rom e Sinti a confronto"


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