L’iniziativa della Coldiretti mira ad una campagna informativa capillare per evitare la diffusione di allarmismi, nonostante le ripetute e importanti rassicurazioni sull’assoluta assenza di rischi nel consumo di carne di pollo venute da esponenti del mondo scientifico. Il centro della manifestazione si svolge nel Nord est, e in particolare a Padova e Verona dove viene allevata la meta’ dei polli italiani.

Il fenomeno sta colpendo un settore importante del made in Italy come rileva il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni. ”Mentre in Italia si e’ registrato un crollo su base mensile del prezzo del pollame del 27,4 % – spiega in una nota Bedoni – in Francia si e’ verificato addirittura un aumento del 5,2 % e questo fatto dimostra quanto sia forte la reazione psicologica sul mercato nazionale che colpisce senza fondamento l’allevamento italiano”.

Secondo Coldiretti, lo dimostra anche, l’incomprensibile scelta di togliere la carne di pollo dai menu di molti punti di ristorazione quando invece – sostiene l’associazione di categoria – occorrerebbe incoraggiarne i consumi inserendola con gustose ricette nei menu delle mense pubbliche e private.

Una situazione che secondo li coltivatori deve essere affrontata con razionalita’ attraverso un piano di salvaguardia e protezione degli allevamenti che preveda interventi di promozione e valorizzazione che evidenzino la qualita’ e la sicurezza alimentare delle produzioni italiane, ma anche misure di salvaguardia per gli allevatori el’armonizzazione delle normesulla biosicurezza ed una intensificazione dei controlli e delle sanzioni sul mancato rispetto delle norme sulle importazioni.

Il ”virus dei polli” – continua la Coldiretti – ha cambiato le abitudini di acquisto della maggioranza degli italiani (53 %) anche se rimane uno ”zoccolo duro” di irriducibili (47 %) composto soprattutto da giovani di eta’ tra i 18 e i 39 anni, residenti nei comuni di piccole dimensioni e laureati che non si lasciano influenzare (secondo l’ ”Indagine 2005 Coldiretti-ISPO sulle opinioni degli italiani sull’alimentazione”). Quasi i due terzi (64 %) dei consumatori che hanno cambiato il proprio comportamento di acquisto ora compra solo carne di pollo italiana.


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