Rafforzamento delle misure di biosicurezza e introduzione di sistemi di individuazione precoce nelle aree ad alto rischio. Queste, in sintesi, le misure proposte dalla Commissione Europea contro l’influenza aviaria e approvate dagli Stati membri. Nei prossimi giorni la decisione sarà adottata dall’esecutivo Ue. In particolare, le misure approvate impongono agli Stati membri di prendere gli opportuni provvedimenti, in base alla situazione nazionale, per ridurre il rischio di trasmissione del virus dagli uccelli selvatici ai volatili domestici.

Una ipotesi è che nelle zone a rischio particolarmente elevato, si potrebbe imporre l’obbligo di tenere al chiuso i volatili da allevamento. Come criteri per l’applicazione delle misure di prevenzione – si legge in una nota della Commissione – sono stabiliti alcuni fattori di rischio comuni a livello comunitario, come l’ubicazione degli allevamenti lungo le rotte migratorie, la distanza delle aziende avicole dalle zone umide in cui si radunano gli uccelli acquatici migratori. Tra i fattori di rischio per la diffusione dell’influenza aviaria figurano le aree ad alta densità di allevamenti avicoli o in cui si verificano numerosi spostamenti tra gli allevamenti. I controlli sanitari negli allevamenti avicoli devono conformarsi ai requisiti prescritti nella decisione.

I sistemi di individuazione precoce – continua la nota – servono a fare in modo che i proprietari o i detentori comunichino rapidamente all’autorità veterinaria nazionale competente ogni sintomo di influenza aviaria riscontrato nel pollame o in altri volatili tenuti in cattività. La decisione stabilisce alcuni criteri specifici (ad esempio il crollo della produzione di uova o un aumento dei tassi di mortalità) che servono ad attirare l’attenzione degli allevatori sulla necessità di informare le autorità. Ogni Stato membro dovrà identificare le aree a rischio nel proprio territorio e applicare quanto prima le misure necessarie per tenere separati gli uccelli selvatici dai volatili domestici. Anteriormente al 5 novembre gli Stati membri dovranno informare la Commissione europea delle misure adottate.

Per maggiori informazioni clicca qui per scaricare la "Guida al pollo sicuro" del Movimento Difesa del Cittadino.


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