"Le numerose notizie che da settembre sono giunte agli italiani in merito al rischio di una pandemia di influenza aviaria hanno probabilmente alimentato timori eccessivi e fobie, come quella per i volatili e la carne di pollo. Senza una corretta e scientifica informazione si rischia però di prendere iniziative sbagliate come ad esempio rinunciare alla carne di pollo senza che ce ne sia alcun reale motivo". A dirlo è Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige – Movimento Italiano Genitori che, in collaborazione con il Ccm-Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute, guidato dal dottor Donato Greco, e con la consulenza di Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Istituto di virologia dell’Università di Milano, ha dato in questi giorni il via ad una campagna di informazione nazionale.

La campagna prevedere l’attivazione del sito www.prevenzioneinfluenza.it in cui è possibile trovare aggiornamenti continui sull’andamento dell’influenza aviaria e, in un’apposita sezione, anche quello della comune epidemia influenzale che, proprio in questi giorni, ha cominciato a diffondersi partendo dal nord. Nell’iniziativa sono state coinvolte anche le Asl che hanno ricevuto gratuitamente opuscoli informativi da distribuire ai cittadini.
"Il contagio non è in alcune modo legato al consumo di carni avicole – dice il virologo Pregliasco – i motivi della diffusione del virus aviario nelle zone del sud-est asiatico sono invece nella stretta commistione tra uomini e animali che rende difficile il controllo dell’attuale epidemia tra i volatili e lo sconfinamento di questa verso gli umani. Condizioni igieniche e abitudini alimentari che non trovano riscontro in Europa".

"La situazione non è particolarmente preoccupante per il nostro paese – dice il direttore del Ccm Donato Greco – abbiamo un sistema di controllo rigoroso e collaudato che ritengo molto valido. Per il resto si può solo raccomandare ai cittadini di mettere in atto degli accorgimenti che, indipendentemente dall’aviaria, sono utili per la prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti". Il Ccm ha dunque elaborato un decalogo di consigli;


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