La Commissione europea ha lanciato, in questi giorni, un nuovo piano d’azione integrato per l’innovazione e la ricerca in Europa che mira a favorire la centralità della ricerca e della innovazione nelle politiche dell’Unione, nei finanziamenti comunitari, nelle attività delle imprese e nelle politiche dei governi nazionali.

La ricerca e l’innovazione – si legge nella nota della Commissione – sono elementi chiave nella nuova Strategia di Lisbona per la Crescita e l’Occupazione ed è cruciale che ciascun Paese dia massima priorità a questi settori nei propri programma nazionali. "L’innovazione e la ricerca – ha spiegato il vicepresidente della Commissione, Gunter Verheugen – sono cruciali per la crescita sostenibile della Ue" ricordando anche agli Stati membri come "ogni centesimo destinato all’innovazione e alla ricerca e’ investito in occupazione, crescita e, quindi, nel futuro”.

Janez Potocnik, Commissario europeo per la scienza e la ricerca, ha sottolineato come l’Europa sia ancora ”molto lontana dall’obiettivo del 3% del Pil investito nella ricerca entro il 2010". L’Unione europea investe circa un terzo in meno in ricerca di quanto accade negli Stati Uniti e negli ultimi anni il divario tra Europa e Usa non è diminuito. Inoltre, paesi emergenti come Cina e India stanno rapidamente diventando centri di eccellenza a livello mondiale nelle attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Il livello della sfida in questo settore è così elevato che nessuno Paese dell’Unione, sottolinea la Commissione, può farcela da solo: occorre un maggior coordinamento tra gli Stati membri.


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