Un’arma in più per combattere l’inquinamento atmosferico nella Città Eterna. La nuova delibera della Regione Lazio che istituisce una maggiore rete di monitoraggio della qualità dell’aria a Roma porterà da dieci a undici le centraline per il rilevamento degli inquinanti, mentre raddoppieranno, da cinque a dieci, quelle destinate alla misurazione delle polveri sottili pm10; maggior attenzione anche nello studio degli analizzatori specifici per ogni inquinante, con un numero maggiori di parametri da registrare. Le nuove disposizioni annullano la precedente delibera 223 sullo stesso tema approvata dalla giunta guidata da Francesco Storace nel 2005.

”Una delibera – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Angelo Bonelli – che aveva creato molte polemiche. Non appena insediato ho formulato un quesito all’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) chiedendo se la delibera fosse conforme alle norme di legge nazionali e alle direttive UE. Da lì è nata questa nuova delibera approvata dalla giunta Marrazzo – continua Bonelli – che istituisce una nuova rete di monitoraggio che, per quanto riguarda le polveri sottili pm10, prevede una misurazione maggiore rispetto a prima, raddoppiando le centraline preposte e stabilendo una collocazione più idonea lungo le aree di maggior traffico.”

Per l’esponente Verde, quella approvata dalla giunta Marrazzo e una rete di monitoraggio ”più rigorosa e attenta alla qualità dell’aria ed è uno strumento importante che abbiamo condiviso con il comune di Roma”. Al Campidoglio spetterà indicare i provvedimenti di limitazione del traffico quando saranno violati i limiti previsti dalla legge.


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