Continuano, con altri siti clonati e altre e-mail contraffatte, i casi di phishing che colpiscono i romani. Numerose sono le segnalazioni giunte al nuovo numero telefonico 06 6710.6341 che l’Ufficio per la Tutela dei Consumatori e degli Utenti del Comune di Roma presieduto dall’avvocato Sergio Scicchitano ha reso operativo a partire da lunedì 26 settembre di quest’anno. In appena una settimana, al nuovo numero a disposizione dei cittadini per segnalare i casi di truffe on-line sono giunte mediamente 15 segnalazioni al giorno.

L’avvocato lancia quindi nuovamente l’allarme e suggerisce un nuovo metodo per contrastare il crescente fenomeno del phishing. «Per aiutarci a dare del filo da torcere agli hacker – spiega Scicchitano – i cittadini possono accedere alle finte pagine web e digitare account e codici di accesso inventati lì per lì a caso. Se lo faranno in tanti gli hacker si troveranno sommersi di codici errati e perderanno tempo nel tentativo di sottrarre soldi da account inesistenti con password sbagliate e così aumenterà anche il rischio per i truffatori telematici di essere identificati dalle autorità».

La maggior parte delle segnalazioni dei cittadini giunte al nuovo numero attivato dall’ufficio comunale riguarda proprio il phishing con finte e-mail che coinvolgono diversi istituti bancari. Le e-mail clonate nascondono una vastissima operazione degli hacker per rubare account e password dei correntisti. Ancora una volta Scicchitano avverte: «gli acquisti on-line sono sicuri solo se vengono effettuati su pagine protette da certificati di crittografia validi, riconoscibili dalla presenza dell’immagine di un lucchetto sulla finestra del browser».

Nei primi 9 mesi di quest’anno, nell’ambito della casistica dell’ufficio comunale Internet continua al primo posto con il 18% dei reclami. Seguono al secondo posto i reclami relativi a prodotti difettosi (14%) e poi quelli relativi alle etichettature (11%), disservizi nella ristorazione (10%) e aumento dei prezzi (9%). Nella Capitale si è raggiunto ormai un livello di oltre 300 mila e-mail fraudolente mensili ricevute dai cittadini, ma le segnalazioni non riguardano solo il fenomeno del phishing. Un altro problema riscontrato dai cittadini è quello relativo alle vendite on-line su siti legittimi, ma con merce difettosa o inesistente posta in vendita da chi si serve di siti con una buona reputazione per rifilare bufale e guadagnare qualche euro a danno degli utenti in buona fede.

Molti siti di aste on-line per garantire l’affidabilità delle proposte e la sicurezza sugli acquisti hanno deciso di dotarsi di un sistema che permette agli utenti interessati di visualizzare nel profilo di feedback del venditore le informazioni sulle precedenti esperienze di vendita o di acquisto che lo riguardano. Così si può sapere prima dell’acquisto se il venditore é affidabile o disonesto. Ma bisogna comunque fare attenzione, perché non tutti i siti di aste on-line offrono ai loro utenti un programma di protezione dalle frodi.


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