La Giunta regionale della Sardegna ha approvato oggi il piano programmatico degli interventi a sostegno delle attività delle università per la terza età per un totale di 430 mila euro. I contributi saranno destinati alle attività istituzionali, all’acquisto di arredi e attrezzature, alla manutenzione e all’affitto dei locali sede di Università della terza età.

Secondo la Regione: " Queste strutture svolgerebbero un ruolo importante sul piano sociale, perché favoriscono l’aggregazione sociale e l’educazione permanente, attraverso attività educative e di animazione". "Il loro numero – fa sapere l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Elisabetta Pilia – è in crescita, tanto che si è passati da 16 sedi nel 2004 a 21 nel 2005".

Tuttavia, la vitalità delle iniziative rischia di scontrarsi con un’eccessiva frammentazione dell’offerta educativa. E’ indispensabile, dunque, secondo la giunta favorire il coordinamento e lo scambio delle esperienze tra le varie Università della terza età, l’aggregazione di quelle più piccole e vicine territorialmente e il loro stretto raccordo con i due Atenei e con tutte le istituzioni pubbliche e private che promuovono iniziative nel campo dell’educazione degli adulti.

L’assessore Pilia ora provvederà a conferire alle autonomie locali le funzioni relative all’istituzione, al funzionamento e al finanziamento delle università della terza età. Le province assumeranno un ruolo di coordinamento promuovendo l’aggregazione di più comuni e programmando con essi anche l’attività e lo sviluppo delle Università della terza età.


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