Cristiano Maccabruni del Movimento Consumatori, e responsabile del gruppo d’acquisto Lattemiele si dice indignato di fronte a quanto affermano i pediatri, riuniti in questi giorni a Napoli, secondo cui affermare che tutti i latti sostitutivi del latte materno oggi in commercio siano uguali è "un’ offesa alla ricerca e all’evidenza scientifica e nessuno che abbia una seppur minima pretesa di competenza scientifica può affermarlo". Maccabruni ha replicato che "ogni mamma deve essere messa nelle migliori condizioni possibili per poter allattare il proprio bimbo e solo nel caso in cui scientemente decida di non farlo deve poter acquistare un latte artificiale (non sono tutti uguali, ma egualmente validi, gli standard nutrizionali sono fissati dall’Unione Europea) allo stesso prezzo che si trova in Austria e Germania".

Maccabruni ha invitato poi il presidente della Società Italiana di Pediatria, Francesco Tancredi a "rileggere la sentenza dell’Antitrust del marzo del 2000 per ricordare il motivo per cui in Italia i latti artificiali costano, nella migliore delle ipotesi, il doppio che in qualsiasi altro Paese europeo e delle responsabilità che hanno molti operatori del settore". Maccabruni ha poi aggiunto ricordando che "a breve arriverà un’altra sentenza dell’Antitrust sulla medesima questione".

"Nessuno ha intenzione di sostituirsi al medico pediatra, ruolo fondamentale se esercitato secondo coscienza – ha dichiarato ancora – ma è ora di finirla con il dimenticare il punto della questione, cioé che ogni mamma deve essere messa nelle migliori condizioni possibili per poter allattare il proprio bimbo".

Il responsabile del gruppo Lattemiele – gruppo che da luglio 2004 importa dall’Europa e distribuisce prodotti per neonati ai suoi associati – ha affermato che i paragoni che Tancredi ha fatto fra latte e vino siano "letteralmente farneticanti" ed ha poi aggiunto "non è certo un caso se il latte artificiale per neonati venga definito in Italia la cassaforte della classe medica".

"Facciamo ogni sforzo possibile per promuovere il latte materno – ha poi concluso – aiutiamo la ricerca per migliorare i sostituti attualmente in commercio ma smettiamo di lucrare sui neonati".


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