LAVORO. Dalla Lombardia un progetto in aiuto delle “fasce deboli”
Favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle "fasce deboli", ovvero delle persone indicate come "a rischio di esclusione sociale", quali donne sole con figli, persone disoccupate con più di 40/50 anni, donne immigrate, giovani che hanno problemi ad inserirsi, ex detenuti, nomadi. E’ il progetto "Dall’esclusione all’inclusione" promosso dalla regione Lombardia.
Il progetto, annunciato dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Alberto Guglielmo nel corso del convegno "Dare opportunità. Politiche e interventi sociali, formativi e di sostegno al reinserimento lavorativo delle fasce deboli", sarà avviato inizialmente nelle province di Cremona, Como, Bergamo e Brescia. Presso le rispettive Unità provinciali per le politiche attive del lavoro – si legge in una nota – si attiverà una rete di servizi territoriali che opereranno appositamente per l’integrazione socio-lavorativa di queste persone. Terzo settore, enti locali, mondo imprenditoriale, agenzie di formazione, comunità locale saranno i principali attori coinvolti nella realizzazione di questo progetto.
Per maggiori informazioni visita il sito della regione Lombardia.

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