In un mondo del lavoro ogni giorno più competitivo, il titolo di studio sembra divenire sempre più rilevante. E le imprese milanesi alle ricerca di personale non fanno eccezione: nel 2007 il 33% delle richieste si è rivolto verso personale laureato. Fra le specializzazioni più apprezzate quelle in materie economico-statistiche (56,7%), seguite da informatica, farmaceutica, chimica, matematica, biologia (con un totale di 21,8%), e dalle facoltà umanistiche (18%). Il primo stipendio dei neoassunti con formazione universitaria si attesta fra i 1000 ed i 2000 euro. I dati sono stati elaborati in base ad un’indagine dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, realizzata attraverso Cedcamera.

Ma come si trova lavoro? Fra i metodi più gettonati emerge la conoscenza diretta e la raccomandazione: il 56,7% delle imprese intervistate ha infatti affermato di utilizzare sempre o spesso tale forma di ricerca. Stage, agenzie, segnalazioni varie, al contrario non sembrano molto diffuse: in oltre il 70% dei casi non si ricorre a tali strumenti di selezione. Dalla ricerca della Camera di Commercio milanese emerge che la laurea è preferita per esigenze di innovazione e miglioramento dell’attività imprenditoriale e per funzioni specialistiche.

Conoscenze tecniche e linguistiche, autonomia nello svolgere i compiti, capacità di adattamento alle esigenze aziendali e disponibilità al lavoro di gruppo. Sono le principali caratteristiche richieste dalle imprese del capoluogo lombardo. Per ciò che concerne il curriculum, si fa attenzione soprattutto alle esperienze nel settore o nella professione (più dell’85% delle imprese considera tali elementi importanti), ai periodi di studio in altri Paesi ed agli stage in azienda. "Le università – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – sono fattori decisivi di competitività per Milano. Il capitale umano, l’innovazione diffusa, la formazione sono oggi i migliori alleati delle imprese. L’impegno delle istituzioni, come la Camera di commercio, è quello di migliorare il rapporto università-imprese. Per una economia milanese sempre più all’avanguardia".


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