Marche: un convegno per valorizzare il settore equosolidale
Un settore dove la trasparenza dei prezzi favorisce la fiducia dei consumatori e che concilia i principi di un sistema di produzione con i concetti di sostenibilita` ambientale, economica e sociale. E’ il settore del commercio equosolidale, al centro di un convegno promosso dalla Regione Marche e che si è svolto in questi giorni ad Ancona.
"Un incontro – ha dichiarato in una nota l’assessore all’ambiente, Marco Amagliani – che vuole favorire la conoscenza di una realta` da valorizzare, dove centrali sono i diritti dell’uomo (rispetto alle logiche economiche), la riscoperta delle tradizioni, la valorizzazione delle culture locali. Le Marche da due anni hanno promosso, per raggiungere queste finalita`, la manifestazione ‘Eco&Equo’. Un passo ulteriore, ha anticipato, dovrebbe essere quello della definizione di una legislazione regionale".
Il settore equosolidale – continua la nota – genera un giro d’affari di 600 milioni di euro a livello mondiale, di cui 250 milioni fatturati in Europa e 100 milioni in Italia. Nel mondo operano oltre 5 mila botteghe specializzate, animate da 400 mila volontari, di cui 100 mila sono in Europa. Il fenomeno coinvolge oltre 60 Paesi, mille organizzazioni, un milione di persone nell’indotto, un centinaio di importatori: 80 mila supermercati hanno prodotti ecosolidali. In Italia – conclude la nota – esistono 12 centrali di importazione e circa 500 negozi specializzati (Botteghe del Mondo): 17 operano nelle Marche. Mediamente i margini di guadagno dei venditori oscillano attorno al 32% (contro un 100% nel settore tradizionale), e al 20% quelli degli importatori