Il dipartimento Junior del Movimento Difesa del Cittadino ha protestato presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e ha inviato oggi una segnalazione al Comitato Tv e Minori richiedendo l’intervento, per la trasmissione di spot che pubblicizzano alcolici mandati in onda lunedì e martedì sera alle 20 su Italia Uno, cioè in un orario in cui anche giovanissimi guardano la tv.

"È scorretto trasmettere pubblicità che promuovano l’uso di alcol, soprattutto in orari in cui i minori possono assistere alle trasmissioni – ha detto Lucia Moreschi, responsabile del Dipartimento Junior di MDC. Scorretto l’orario di trasmissione deciso dall’emittente, anche se la fascia protetta termina alle 19, e scorretto anche il contenuto del messaggio: si inizia lunedì pubblicizzando alle 20 una nota marca di rum che suggerisce esplicitamente di ricorrere all’alcol come sedativo di una modesta delusione, e si finisce ieri sera dalle 20 alle 20:40, con la trasmissione di spot di due marche di birra, una sambuca e una vodka. Le birre suggeriscono di vivere o ‘solo’ esistere, la sambuca ti ‘aiuta’ a digerire, la vodka… ti ‘aiuta’ a meglio inserirti nella festa".

"Ci sembra assolutamente schizofrenico da parte delle aziende televisive – continua Moreschi – impegnare risorse in campagne di sensibilizzazione sociale sul grave problema dell’abuso di alcol tra i giovani, e poi consentire la messa in onda di spot, in fasce orarie a rischio, che incentivano il consumo di alcolici ai giovani stessi. Il tipo di messaggio e l’orario in cui è stato trasmesso lo spot – contrasta con ciò che è scritto non solo nella Convenzione ONU 1989, ma anche con quanto citato nelle premesse del Codice di autoregolamentazione Tv e minori in cui si sottolinea che le imprese televisive ‘ritengono opportuno impegnarsi a uno scrupoloso rispetto della normativa vigente a tutela dei minori, ma anche a dar vita ad un codice di autoregolamentazione affinché il bambino sia protetto da informazioni e materiali dannosi al suo benessere (art. 17)’".

Anche il Codice di autoregolamentazione in materia di Pubblicità al punto 4.1, conclude la responsabile, dice che "le imprese televisive si impegnano a controllare i contenuti delle pubblicità e a non trasmettere pubblicità e autopromozioni che possano ledere l’armonico sviluppo della personalità dei minori o che possano costituire fonte di pericolo fisico o morale per i minori stessi".


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