Tutti i palazzi di nuova costruzione e quelli che verranno sottoposti a lavori di manutenzione straordinaria dovranno prevedere impianti di ricezione tv centralizzati, sia per la tv terrestre che satellitare. "Il Ministero delle Comunicazioni – ha spiegato il direttore Comunicazione di Sky Italia, Tullio Camiglieri – emanerà presto questo regolamento, previsto dalla legge Maccanico, ma mai applicato. E’ un avvenimento storico per come inciderà sulle nostre case". Questo il dato più importante emerso nel corso del convegno "Regolamentazione del diritto d’antenna: esercizio individuale o collettivo?", che si è tenuto oggi a Roma e in cui è stato presentato uno studio dell’Isimm (Istituto per l’innovazione nei media e per la multimedialità) su questo tema.

Nel corso del convegno Caviglieri ha sottolineato, relativamente alle antenne centralizzate, "la netta prevalenza del diritto all’informazione, perché è un diritto costituzionale, rispetto al diritto al decoro urbano. Il regolamento presentato oggi è anche un modo per trovare un accordo attraverso il quale contemperare due necessità". Il cosiddetto Regolamento di Torino che impediva l’installazione di parabole personali e imponeva la rimozione delle antenne individuali verrebbe superato con il nuovo regolamento. In base all’articolo 21, al Codice delle Comunicazioni elettroniche e al Trattato europeo sulla libera circolazione delle idee in questo modo viene tutelato il diritto individuale alla libertà di installazione autonoma.

"La normativa – sottolineato Guido Salerno, Capo di gabinetto del Ministero delle Comunicazioni – mette d’accordo l’etere terrestre con il satellitare: è ispirata a un principio di libertà" e ha poi aggiunto: "non c’é discriminazione fra antenne satellitari e terrestri". Inoltre, ha continuato "tutti gli abitanti di un condominio devono ricevere alle stesse condizioni il segnale tv". Verranno poi studiati "degli incentivi per la ristrutturazione edilizia per le antenne centralizzate" e c’é "ampia possibilità – ha concluso infine Salerno – per le Regioni di darsi delle procedure".


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