MINORI. Alla Sicilia maglia nera per casi di violenza domestica. Dati del servizio 114
Dal 2004 al 2005 gli interventi di 114 Emergenza Infanzia sono raddoppiati. Quest’anno sono state oltre 550 le emergenze gestite. Al 114 arrivano in media 2.100 chiamate al giorno. Un bambino su due è coinvolto in situazioni di abuso (fisico, sessuale, psicologico), o di disagio e maltrattamento (lavoro minorile, fuga da casa, tentativi di suicidio, sottrazione di minore, violenza domestica, prostituzione, sfruttamento). Primato negativo della Sicilia per i casi di violenza domestica sull’infanzia, secondo i dati del servizio 114 Emergenza Infanzia, che dopo la fase di sperimentazione in sei regioni (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, e appunto Sicilia), dal primo gennaio diventa il numero di riferimento nazionale per la segnalazione di situazioni in cui la salute psico-fisica di bambini e adolescenti è in pericolo o a rischio trauma. Autori sono spesso gli stessi genitori (42% madri, 38% padri) mentre le vittime sono principalmente i bambini più piccoli (60% fino a 10 anni).
Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini e adolescenti italiani (75%) anche se il 114 ha rilevato una percentuale significativa di interventi su bambini e adolescenti stranieri (25%). Tra le Regioni in cui il servizio è attivo, la Sicilia è al primo posto per quanto riguarda le segnalazioni di violenza domestica (22,6%) e al secondo posto per quelle riguardanti abuso fisico (22,6%) e i casi di trascuratezza (25,8%). Fatto 100 dei casi segnalati in Sicilia: il 25,8% riguardano casi di trascuratezza, il 22,6% violenza domestica pari merito con casi di abuso fisico, 12,9% abuso psicologico, 3,2% abuso sessuale e il 12,9% riguardano altre emergenze. Il 114 è contattato principalmente da adulti, direttamente coinvolti (genitori 31%; nonni 11,4%) o a conoscenza della situazione di emergenza (vicino di casa 19,3%; estraneo 17,4%). Solo nel 9,8% dei casi le segnalazioni sono effettuate direttamente dai minori. Anche le istituzioni si rivolgono al 114: la scuola (60%) è uno degli osservatori privilegiati, così come le forze dell’ordine (56,4%) che si rivolgono al 114 per un supporto nella relazione con il minore vittima di abuso.