La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, adottata e proclamata il 10 dicembre 1948, afferma all’Articolo 5 che "Nessuno dovrà subire tortura o trattamenti crudeli, disumani o degradanti". Il diritto di cui sopra viene sancito anche dall’Articolo 37 della Convenzione sui Diritti del bambino delle Nazioni Unite (1989) e dall’Articolo 33 della medesima, nel quale si afferma che: i bambini hanno il diritto di venire protetti da "uso illecito di sostanze psicotrope".

L’eccessivo impiego nel trattamento di "disturbi mentali", di antidepressivi e psicostimolanti nei minori, che possono causare reazioni quali: psicosi, agitazione, sogni bizzarri, perdita di appetito, confusione, spersonalizzazione, rischio di comportamenti suicidi, è un elemento da non sottovalutare se si vogliono proteggere le generazioni future. In Italia, la propaganda psichiatrica sostenuta da statistiche pseudo scientifiche secondo cui dal 2 al 12 % di bambini sarebbero affetti da disturbi dell’apprendimento, ha generato confusione negli ambienti familiari, scolastici e politici che mossi da buone intenzioni, hanno aperto le porte a programmi di screening nelle scuole, indebolendo così marcatamente il ruolo della didattica e della famiglia nell’educazione dei figli ed aprendo la strada ad un futuro di bambini etichettati come malati.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, sostiene la necessità che i diritti dei bambini vengano protetti in conformità con la Dichiarazione e la Convenzione di cui sopra. La Giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 23 novembre prossimo – afferma il Comitato dei Diritti Umani – è un momento importante per esortare tutti i Governi ad attuare delle riforme di protezione per prevenire che i bambini vengano etichettati con "disturbi mentali" e conseguentemente trattati con psicofarmaci, consentendo ai bambini e genitori un’adeguata informazione sulle soluzioni alternative, quali ad esempio soluzioni basate sulla nutrizione, l’istruzione e la creatività, e proteggendo il loro diritto ad un’istruzione esente da qualsiasi tipo di "droghe", in modo tale che gli inalienabili diritti dei bambini vengano effettivamente protetti.

Per l’occasione, in diverse città italiane come: Torino, Milano, Brescia, Novara, Pordenone, Verona, Firenze, Roma, ed altre, saranno allestiti dei punti di raccolta per una petizione che fa riferimento ai diritti dei minori sopra citati con distribuzione di materiali informativi.


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