La Commissione europea ha dato il via libera definitivo al commercio del mais transgenico 59122, chiamato anche Herculex Rw. Il via libera riguarda anche altri tre alimenti biotech: si tratta della commercializzazione sul mercato europeo di una barbabietola da zucchero geneticamente modificata (l’H7-1) e di altre due mais ibridi biotech (il 1507xnk603 e il 603xmon810).

"Una decisione gravissima" ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente. "Ancora una volta l’incapacità di decidere dei governi porta a prendere una decisione che va contro il volere della maggioranza dei cittadini europei, che più volte hanno espresso la loro contrarietà agli ogm".

"Vengono autorizzati oggi, ad uso alimentare e mangimistico, alimenti di cui non si conoscono ancora i rischi per la salute umana e animale – conclude il presidente di Legambiente -. Mentre è chiaro il pericolo di contaminazione che le colture geneticamente modificate rappresentano per la biodiversità. Chiediamo al governo italiano d’impegnarsi alla testa di una maggioranza che parli forte e chiaro, rispecchiando il volere dei cittadini italiani ed europei.

Secondo la Cia si tratta, invece, di "una sconfitta per l’Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli". La Confederazione, nel ribadire che gli Ogm non servono all’agricoltura, evidenzia l’impegno e la mobilitazione per la Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare promossa da ItaliaEuropa-Liberi da Ogm. Obiettivo prioritario è quello di tutelare e valorizzare l’agroalimentare di qualità del nostro Paese. Un agroalimentare che ha, nell’agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante.


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