"Ridateci la fiducia perduta". Così Luigi Mariano – Responsabile Dipartimento Banche&Assicurazioni del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) – sintetizza le richieste di migliaia di risparmiatori traditi dalle note vicende Parmalat e Cirio, intervenendo al workshop "Alla ricerca della fiducia perduta. L’esperienza della conciliazione nei default Parmalat e Cirio", organizzato questa mattina a Roma dall’associazione di tutela dei consumatori in collaborazione con Consumers’ Forum.

Il workshop è stato l’occasione per mettere a confronto le esperienze di conciliazione che hanno coinvolto, da un lato, le associazioni dei consumatori, in rappresentanza dei risparmiatori, e dall’altro tre istituti bancari: Unicredit, Capitalia e Banca Intesa.

"Un’iniziativa particolare, a metà strada tra la conciliazione e l’arbitrato". Così, Marco Tagliaferri, rappresentante di Unicredit, ha definito la procedura: "una sorta di "controllo di qualità" che ha previsto la figura di un terzo soggetto, riconosciuto imparziale dal mercato, incaricato di valutare il livello di consapevolezza del rischio tra i risparmiatori coinvolti nei crack Parmalat e Cirio".

La procedura di conciliazione con Unicredit "ha coinvolto 3009 risparmiatori ed ha avuto esito positivo per il 50% delle domande presentate (807)", ha spiegato Mattia Cappello, conciliatore Unicredit per Mdc. "Molti risparmiatori hanno riconosciuto l’insostituibile ruolo delle associazioni dei consumatori nella conciliazione. Questo perché i cittadini si sono sentiti parte in causa nella procedura, indipendentemente dall’entità dei rimborsi ottenuti".

La scelta operata da Capitalia è stata diversa: il Gruppo Bancario ha optato per il ristoro di tutti i risparmiatori coinvolti nei default con le dovute differenze. Infatti, laddove Capitalia ha svolto un ruolo importante nel collocamento del prestito sul mercato primario, è stato previsto il rimborso integrale dell’investimento. In tutti gli altri casi il ristoro è stato del 50%. In caso di non adesione, si è proceduto all’esame nella commissione di conciliazione. Procedura che Fabio Picciolini, segretario nazionale Adiconsum, ha definito "coraggiosa".

"L’esperienza Banca Intesa si è distinta per i numeri che ha coinvolto", ha dichiarato Mauro Ugolini, rappresentante del Gruppo. Dal maggio dello scorso anno ad oggi, ammontano a 14062 le domande di conciliazione avanzate; 6134 sono stati i rimborsi, di cui il 6% a carattere totale mentre solo 8 sono stati i casi non conciliati. "L’elevato numero di rimborsi ottenuti, anche grazie al buon operato delle associazioni di consumatori, dimostra l’importante ruolo sociale che queste ricoprono", ha sostenuto Stefania Versari, conciliatore Banca Intesa per Mdc.

Gli interventi dell’On. Giorgio Benvenuto, Capogruppo Ds Commissione Finanze Camera, e del Sen. Riccardo Pedrizzi, Presidente Commissione Finanze Senato, hanno concluso il workshop. L’On. Benvenuto ha evidenziato "l’importante spazio che le associazioni dei consumatori si sono conquistate nella società. Si tratta di realtà che ormai costituiscono un elemento essenziale per rendere possibile la concorrenza, tutelare il mercato e i consumatori. In questo scenario, i meccanismi di conciliazione hanno importanza ma sono procedure che devono essere rafforzate".

Sui tempi del ddl risparmio si è espresso il Sen. Pedrizzi annunciando "per il prossimo martedì mattina una riunione dei capigruppo al Senato. In questa sede verrà proposto all’opposizione il contingentamento dei tempi di approvazione del provvedimento in modo da concludere le trattative entro due – tre giorni per poi inviare il testo alla Camera, auspicando l’approvazione definitiva nel giro di un mese e mezzo".

a cura di Biasotto e Corvino


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