PREZZI. A Roma il caro-vita rallenta rispetto al resto del Paese
In agosto i prezzi nella capitale sono aumentati dell’1,6% contro il 2% nazionale. I rincari sono pari a zero nell’andamento da luglio ad agosto, contro un aumento medio dello 0,2% su scala nazionale. Lo ha rilevato l’Ufficio Statistica di Roma confrontando i propri dati con i numeri nazionali Istat (istituto di statistica nazionale).
In particolare – si legge in una nota – rispetto a luglio 2005 sono diminuiti alberghi e altri servizi di accoglienza (-3,6%), trasporti aerei (-2,3%), frutta (-2,2%), ortaggi (-1,7%), fiori e piante (-1,3%). Aumenti sono stati rilevati per i pacchetti vacanze ‘tutto compreso’ (+17,6%), trasporti marittimi o comunque su acqua (+8,9%), mense (+4,4%), stabilimenti balneari (+3,6%), carburanti e lubrificanti (+1,1%).
"Nonostante l’impennata del costo del petrolio – ha spiegato nella nota il sindaco capitolino, Walter Veltroni – sono proprio i generi di prima necessità a frenare l’inflazione (-0,4% rispetto a luglio 2005 e – 0,3% rispetto allo scorso anno), segno della buona riuscita delle iniziative promosse dal Comune per contrastare il caro vita. Anche la discesa dei costi del turismo: -0,4% da luglio ad agosto 2005 per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi; percentuale che sale, come si è detto, ad un rotondo -3,6% considerando il solo settore alberghiero, dei bed&breakfast ecc. Un’ulteriore conferma del buon lavoro in atto per assecondare la vocazione turistica della città".
