Si chiama "CLIC&CLIC Fuel" ed è un servizio interattivo che fornisce in tempo reale via sms al numero 48472 informazioni sul costo dei carburanti e dei servizi offerti dagli impianti di distribuzione in qualsiasi zona italiana. L’iniziativa è stata promossa da Figisc, Faib e Fegica, ossia le principali federazioni dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti.

l consumatori potranno trovare, senza alcun costo, la migliore soluzione per il rifornimento del carburante, ricevendo un’informazione precisa con le offerte aggiornate proposte da ogni singolo gestore/rivenditora di zona. Le informazioni possono essere richieste dai consumatori attraverso l’invio di un sms, con una sintassi molto semplice. Esempio: benzina Roma piazza Navona. In circa 20 secondi l’utente telefonico riceverà un sms di risposta contenente tutte le informazioni relative ai distributori di benzina a Roma vicino a piazza Navona. Il servizio è utilizzabile anche in autostrada, digitando la tipologia di carburante richiesto, la provincia di partenza e quella di destinazione del tratto autostradale percorso.

Mentre il prezzo del petrolio continua a correre verso quota 100 dollari al barile e prosegue l’impennata dei carburanti (il gasolio ha toccato 1,276 euro, mentre la benzina 1,369 euro), i gestori e le loro Associazioni dichiarano di non essere "nelle condizioni di incidere sui meccanismi di formazione del prezzo dei carburanti", ma di poter, però "contribuire a fornire al cittadino/consumatore una puntuale informazione sulle opportunità che la varietà di offerta mette concretamente a sua disposizione". Figisc Confcommercio, Fegica Cisl e Faib Confesercenti sottolineano inoltre che negli ultimi anni "la rete distributiva si è arricchita dell’ingresso di un numero sempre crescente di operatori che hanno determinato un migliore dispiegarsi della concorrenza, senza che questo abbia determinato una diminuzione nella capillarità di offerta sul territorio"

Secondo Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, favorevole all’iniziativa, serve però uno sforzo in più. "Innanzitutto perché il servizio sia esteso al maggior numero di impianti possibile (oggi è "mappato" solo il 5% del totale) e in secondo luogo perché, considerati i costi degli sms, la convenienza esiste solo per i rifornimenti di una certa importanza". Trefiletti sottolinea inoltre che "per risparmiare non è sufficiente informare e che nel settore bisogna agire anche per altre vie, razionalizzando la rete, allargando la vendita alla grande distribuzione e riducendo il carico fiscale su benzina e diesel". Ad essere rimodulata, così come previsto dal ddl Bersani sulle liberalizzazioni, dovrebbe essere in particolare l’accisa.


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